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Australian Open 2019: Rafael Nadal a caccia della quinta finale a Melbourne, Stefanos Tsitsipas per completare l’esplosione
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Dopo che agli US Open il Super Saturday, per la gioia di molti appassionati e il dispiacere delle tv, è stato abolito, rimane soltanto uno Slam con un format di disputa delle semifinali diverso da quello tradizionale, in cui sono entrambe previste il venerdì: agli Australian Open, infatti, una semifinale si disputa di giovedì.
Quest’anno l’onore (o onere, dipende dai punti di vista) tocca in sorte a Rafael Nadal e Stefanos Tsitsipas, che metteranno piede sulla Rod Laver Arena alle 9:30 italiane (19:30 australiane) in un giovedì mattina che può segnare la conferma dello stato di forma dell’uno o la definitiva esplosione dell’altro. Nadal, infatti, è alla ricerca della sua quinta finale a Melbourne: delle quattro finora giocate, ne ha vinta una (contro Roger Federer nel 2009) e ha perso le altre tre (contro Novak Djokovic nel 2012, Stan Wawrinka nel 2014 e ancora Federer nel 2017). Tsitsipas, invece, è alla sua prima volta a questo punto di un torneo dello Slam.
Ci sono due precedenti tra i due semifinalisti, entrambi datati 2018: nella prima occasione il greco, sorprendentemente in finale a Barcellona, non poté nulla nella “casa” tennistica del mancino di Manacor, che vinse per 6-2 6-1. Nella seconda, sul cemento canadese, gli andò meglio: 6-2 7-6(4) a favore di Nadal, ma Tsitsipas giocò bene nel secondo set. Una semifinale Slam, tuttavia, è qualcosa di totalmente diverso. Il ventenne nato ad Atene, ma con residenza a Nicosia (Cipro), ci arriva con fiducia, tant’è vero che ha dichiarato di sentire di poter fare qualcosa di buono contro il suo prossimo avversario. Quest’ultimo, però, porta in dote una particolare statistica: l’unica altra volta in cui non ha perso un set prima della semifinale in Australia è datata 2009. Quell’anno Nadal il torneo lo vinse, dopo due battaglie in cinque set prima contro Verdasco e poi contro Federer. E’ rimasto in campo per circa 10 ore, un fatto piuttosto raro in tempi recenti per il maiorchino, contro le circa 16 di Tsitsipas.
Chi parte favorito è senza dubbio l’iberico, forte di un gioco che ha tratto notevoli vantaggi dal cambiamento della prima di servizio, con la quale è riuscito a tenere adeguatamente a bada gli istinti di tutti i suoi avversari. Lo stesso Nadal, però, ha riconosciuto le notevoli qualità tennistiche di Tsitsipas. Sembra difficile che sia già arrivata l’ora di un’altra sorpresa come quella di domenica, ma il greco, visto che in semifinale ci è arrivato, a questo punto può anche evitare di porsi limiti, con la beata incoscienza dei vent’anni, di un numero 12 del ranking mondiale già raggiunto (eventuale, per quanto improbabile, successo di Lucas Pouille permettendo) e di un numero 9 che arriverebbe in caso di ribaltone.
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federico.rossini@oasport.it
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Foto: lev radin / Shutterstock