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Basket, Serie A 2019, 17a giornata: colpo esterno di Cantù che espugna Trento raggiungendola a 14 punti in classifica
L’Acqua S.Bernardo Cantù, nonostante le tante preoccupazioni oltre il parquet, piazza un colpo esterno molto importante, andando a espugnare la BLM Group Arena di Trento con il punteggio di 92-97 nell’anticipo di mezzogiorno della 17a giornata di Serie A. Per gli uomini di Evgeny Pashutin fondamentali le alte percentuali: 64% da due (25/39), 50% da tre (8/16) e soprattutto 23/24 in lunetta (96%, col solo Blakes a sbagliare un libero). Cinque i canturini in doppia cifra: Frank Gaines (23 punti), Davon Jefferson (22), Ike Udanoh (18), Gerry Blakes (17), Tony Mitchell (13). Per la formazione di Maurizio Buscaglia, invece, non bastano i 19 di Devyn Marble, i 18 di Beto Gomes, i 17 di Diego Flaccadori e i 13 di Davide Pascolo.
L’inizio di gara è tutto di marca trentina, con la maggior parte degli effettivi in quintetto base che danno ai padroni di casa l’8-0. La risposta di Cantù è immediata, con Jefferson e Gaines che danno il -2 agli ospiti, prima che Beto Gomes e Pascolo cerchino di dare una scossa alla partita dalla parte di Trento (15-10). L’intero blocco degli americani tiene vicina la formazione lombarda anche quando Forray firma il +6 (24-18); il primo quarto si chiude sul 25-21.
In meno di due minuti Cantù non solo ricuce lo strappo, ma si porta in vantaggio con Blakes. Per qualche possesso non si segna più, poi Beto Gomes e Udanoh ingaggiano un breve duello, che non favorisce alcuna delle due squadre ma mostra la voglia canturina di fare qualcosa per uscire dalla zona più pericolosa della classifica. Marble pareggia a quota 34, ma regala tre liberi a Gaines, prima dell’irreale schiacciata di Udanoh che vale il 36-40. Di nuovo Gaines, con due triple in fila, porta Cantù sul +7 prima che Marble, dalla lunetta, mandi tutti all’intervallo lungo sul 41-46.
Al ritorno in campo le cose cambiano poco, e sono anzi gli uomini di Pashutin a spingere ancora di più sull’acceleratore, con Gaines che riceve l’omaggio di un gioco da quattro punti causato da un fallo di Craft per portarli sul +10 (44-54). Trento prova due volte a rientrare, una prima volta sul -6 (50-56) e un’altra sul -3 (62-65) con un parziale di 8-0 sul quale Forray mette il punto esclamativo da tre, ma è proprio il play di Buenos Aires, sul 62-67, a farsi sanzionare un fallo tecnico che rilancia gli ospiti. Mitchell, già acceso nel suo ex palasport, piazza sulla sirena il tiro da oltre l’arco che vale il 64-75 e, visto che celebra facendo l’aeroplano, una bordata quasi unanime di fischi da parte del suo ex pubblico.
Due liberi di Blakes portano Cantù al massimo vantaggio (64-77); Trento non riesce a sfruttare un fallo tecnico chiamato a Jefferson. Blakes segna ancora dall’arco per il +14 canturino (71-85), ma lascia il campo per cinque falli a sei minuti dalla fine. L’unica tripla tentata da Hogue in tutta la stagione va a segno, dall’angolo, ma l’unico effetto immediato che quest’evento inusuale crea è l’altro tiro da tre di Craft del -8. Cantù non approfitta mai realmente delle amnesie in attacco trentine, lasciando a Flaccadori la possibilità di segnare il tiro che vale il -6 (83-89) a poco meno di 1’30” dalla fine. Forray, con 1’02” da giocare, non sfrutta un viaggio in lunetta concessogli da Udanoh facendo 0/2; lo stesso Udanoh non sbaglia i liberi dall’altra parte, poi Mitchell piazza l’inchiodata dell’83-93. Alcune distrazioni di Cantù riducono il vantaggio, ma per Trento è ormai troppo tardi: finisce 92-97.
DOLOMITI ENERGIA TRENTINO-ACQUA S.BERNARDO CANTU’ 92-97 (25-21, 41-46, 64-75)
TRENTO – Marble 19, Pascolo 13, Mian, Forray 7, Flaccadori 17, Craft 8, Mezzanotte, Gomes 18, Hogue 8, Lechthaler ne, Jovanovic 2. All. Buscaglia
CANTU’ – Gaines 23, Mitchell 13, Blakes 17, Udanoh 18, Baparapè ne, Parrillo, Davis 2, Tassone 2, La Torre, Pappalardo ne, Quaglia ne, Jefferson 22. All. Pashutin
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federico.rossini@oasport.it
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Credit: Ciamillo