Biathlon

Biathlon, Coppa del Mondo 2019, Anterselva. Italia dolce per Wierer e Vittozzi: la fuga prende corpo

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Dolce, come le frittelle di mele che spadroneggiano nelle casette ai lati della strada che porta alla tribuna centrale di Anterselva, piatto tipico del regno del biathlon. Dolcissimo il week end di Anterselva per Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi, che potrebbero davvero trovarsi a giocarsi l’una contro l’altra la Coppa del Mondo nelle due tappe decisive: il mondiale di Oestersund e quella norvegese di Holmenkollen che seguiranno i due appuntamenti americani, con un lotto di partecipanti decisamente più ridotto rispetto a quelle europee.

Se nelle due tappe tedesche di Oberhof e Ruhpolding l’ago della bilancia era stato tutto a favore di Lisa Vittozzi, Anterselva ha restituito il sorriso all’atleta di casa, Dorothea Wierer, che, gioco degli scarti a parte, sul quale addentrarsi può diventare pericoloso in divenire, ha ristabilito le distanze in classifica riportando la situazione più o meno a quella di inizio anno, con il vantaggio che il numero delle rivali per la conquista della Coppa generale si assottiglia ogni gara di più.

Quello di Anterselva, infatti, è stato un week end negativo per le ceche, in particolare per Kuzmina che ha perso tanto terreno, così come Fialkova: entrambe potrebbero confermare a breve la rinuncia alle due tappe americane di Coppa e uscire di scena, così come le francesi (la cui presenza in Canada e Usa però dovrebbe essere certa).

Di sicuro è stata una tappa favorevole alle italiane e l’immagine simbolo di Anterselva è quel quarto giro dell’inseguimento con Wierer e Vittozzi davanti a tutte esattamente come nella classifica di coppa del Mondo. Due italiane sul podio nell’appuntamento italiano di Coppa del Mondo era il sogno di ogni appassionato di biathlon azzurro: è successo, nell’anno giusto, quello in cui tutto sembra funzionare a dovere. Dorothea Wierer, dopo le due tappe “conservative” di Oberhof e Ruhpolding, dove non tutto dal punto di vista atletico era stato perfetto, sembra aver ritrovato la condizione sugli sci. La gara sprint e quel terzo quarto giro rabbioso della mass start dove aveva il doppio obiettivo di riprendere Dahlmeier e staccare più possibile Olsbu ne sono la dimostrazione lampante.

Lisa Vittozzi, invece, ha avuto una piccola flessione proprio dal punto di vista atletico ma ci sta dopo due tappe furibonde come quelle tedesche. Se la flessione è quella vista ad Anterselva, con l’azzurra, sempre fra le migliori tra gli sci stretti, si può accettare senza troppi rimpianti, l’importante è che la sappadina, grazie al riposo che si concederà questa settimana, ritrovi le giuste sensazioni dal punto di vista atletico.

Le notizie buone arrivano, seppure ad intermittenza, anche dalle altre componenti del clan azzurro. Nicole Gontier ha dimostrato di avere quantomeno ritrovato una parte di feeling con il poligono nella sprint e nell’inseguimento, mentre nella mass start è ricaduta nella trappola degli errori in sequenza, mentre Sanfilippo è rimasta al di sotto di alcune prestazioni ottenute sulla neve tedesca ma l’impressione è che in chiave staffetta su di lei si possa contare ad occhi chiusi.

In campo maschile Windisch su, Hofer stabile e Bormolini in qualche modo c’è: la trasferta americana servirà al numero uno azzurro a ritrovare una forma strepitosa sugli sci che lo ha accompagnato tra dicembre e gennaio e a Windisch per aumentare i ritmi in vista di un Mondiale dove vuole essere protagonista almeno quanto lo fu l’anno scorso a PyeongChang.

 

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