Biathlon, Coppa del Mondo Ruhpolding 2019: Norvegia e Francia favorite della staffetta maschile? L’Italia vuol sorprendere

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Secondo giorno di gare Ruhpolding (Germania) per la quinta tappa di Coppa del Mondo di biathlon 2018-2019. Sulle nevi tedesche si è cominciato con una sprint e nel settore maschile è stato il solito assolo del norvegese di Johannes Boe. Il 25enne scandinavo si è portato casa l’ottavo successo stagionale, ottenendo la trentesima vittoria in World Cup. Un traguardo non da poco che lo pone su un livello diverso rispetto a tutti gli altri. L’eccezionale mix tra velocità sugli sci stretti e precisione al poligono si è vista anche quest’oggi.

Norvegia, o per meglio dire, famiglia Boe in festa. Sì perché è arrivato il secondo posto anche di Tarjei, frutto di una prova convincente sotto tutti i punti di vista. Pertanto la selezione norvegese, sulla spinta dei due fratelli potrebbe anche rendersi assai pericolosa in chiave prova di squadra, in programma domani,  contendendo lo scettro alla Francia di Martin Fourcade, anche oggi fuori dal podio, e alla Russia di Alexander Loginov, trionfante nell’ultima gara ad Oberhof (Germania). Certo, la tipologia di poligono è diversa da quella dell’ultima volta, ovvero le difficoltà in questo caso sono inferiori e lo si è notato anche dall’equilibrio del format odierno in cui pochi errori nelle serie di tiro sono stati determinanti per la classifica finale.

Guardando ai precedenti, la graduatoria dei successi è guidata proprio dalla Norvegia con 26 vittorie, con le stesse affermazioni del movimento tedesco. Compagine teutonica che, da questo punto di vista, va in cerca di un riscatto dopo il deludente risultato nell’Università del biathlon. L’ottavo posto a 2’54″9 non ha fatto piacere ad una compagine di tradizioni così importanti. Ecco che a Ruhpolding potremmo assistere ad un riscatto, partendo dalla prestazione di Benedikt Doll, sul podio nella sprint nonostante un errore al poligono.

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In casa Italia, inutile dire che il punto di forza della squadra è Lukas Hofer. Il sesto posto di oggi e il solo bersaglio mancato in apertura nella sessione a terra evidenziano l’ottimo periodo di forma vissuto dal 29enne nativo di Brunico. Tuttavia, per sperare in un piazzamento non troppo lontano dal podio, servirà anche che Thomas Bormolini, Giuseppe Montello e soprattutto Dominik Windisch esprimano il loro 100%. In particolare, il bronzo olimpico della sprint sta vivendo un momento di forma piuttosto particolare e quindi sarebbe bello vedere da parte sua una reazione nella staffetta.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Fisi