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Biathlon, l’Italia sogna una nuova magia nella staffetta femminile a Oberhof. Azzurri per stupire in campo maschile

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Come si suol dire: “L’appetito vien mangiando“. Siamo nella giornata di chiusura della quarta tappa di Coppa del Mondo di biathlon, ad Oberhof (Germania). Nell’Università di una delle discipline più affascinanti degli sport invernali si è laureata la nostra Lisa Vittozzi. La sappadina, sempre vicina al podio nelle prime tre uscite in World Cup, sembrava afflitta da una specie di maledizione. Quella top-3 che non voleva arrivare era diventata una ossessione. Sulle nevi tedesche però quel che non ti aspetti: due vittorie, doppietta sprint-inseguimento e casella alla voce “vittorie” improvvisamente sbloccata.

Un riscontro frutto di dedizione e volontà e Lisa ha compiuto questo step che le mancava. Ora l’Italia non ha solo Dorothea Wierer ma anche una seconda punta, utilizzando una terminologia calcistica, in cui poter credere. Ed è proprio in lei che sono riposte le più grandi aspettative nella staffetta femminile.Doro” non ci sarà per consentirle di rifiatare ed ecco che su Vittozzi sono un po’ tutte le responsabilità per lanciare al meglio le sue compagne. Sarà in prima frazione e farà il proprio per poi lasciare il testimone a Nicole Gontier, Alexia Runggaldier e Federica Sanfilippo. Gontier e Sanfilippo che, nella sprint, si sono espresse su ottimi livelli, terminando rispettivamente in sedicesima e quindicesima posizione, davanti a Wierer. Sarà necessaria da parte loro una prova consistente. Lo stesso discorso vale per Runggaldier che, nei fatti, è l’anello debole del quartetto da cui ci si aspetta una prova di grande carattere per dare un contributo importante alla causa. E’ chiaro che con l’assenza di Dorothea i presupposti per il podio si fanno più complicati perché Francia, Svezia e forse anche la Germania possono recitare il ruolo delle protagoniste. Il Bel Paese sarà lì, in lizza per il podio.

Cercheranno di gettare il cuore oltre l’ostacolo anche i ragazzi, esaltati dalla grandissima prova della pursuit di Lukas Hofer. Il 29enne nativo di Brunico ha ottenuto il primo podio stagionale regalando all’Italia la decima top-3 complessiva in quest’annata strepitosa. Per lui lo zero al poligono, abbinata alla conclamata rapidità sugli sci, è stato un tratto distintivo di quanto ha saputo fare ad Oberhof. Ora Lukas, un po’ come nel caso di Vittozzi, sarà il riferimento di un quartetto nel quale spera di ritrovarsi il bronzo olimpico Dominik Windisch. Poco fortunato il nostro portacolori nell’inseguimento dove, al di là delle problematiche nelle sessioni di tiro, è stato protagonista di una caduta che ne ha aggravato ancor di più la condizione. La prospettiva podio, quindi, è complicata anche perché Thomas Bormolini e Giuseppe Montello nelle prove individuali non hanno esaltato. Ma si sa, la staffetta è sempre una gara particolare che fa storia a sè. Sulla carta Francia, Norvegia, Germania e Svezia dovrebbero essere le selezioni con maggior possibilità di vittoria e di podio. Gli azzurri cercheranno in ogni maniera di inserirsi nella lotta.

 

 

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Foto: Romeo Deganello

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