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Biathlon, Staffetta Ruhpolding 2019: trionfa la Norvegia di Johannes Boe. Nona l’Italia con troppi errori al poligono

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Nel Tempio del biathlon, dove la Coppa del Mondo ebbe inizio nel lontano 1978, la Chiemgau Arena è stata teatro della staffetta maschile, valida per la quinta tappa della Coppa del Mondo 2018-2019. La “Classica Monumento” di Ruhpolding (Germania) ha sorriso alla favorita Norvegia che, forte del contributo dei fratelli Tarjei e Johannes Boe, si è portata a casa il quinto centro da queste parti a precedere i padroni di casa tedeschi (+13″5) e la Francia (+26″2). L’Italia, con il quartetto composto da Thomas Bormolini, Lukas Hofer, Giuseppe Montello e Dominik Windisch, ha concluso in nona posizione (+1’46″6), pagando una prestazione non positiva del livignasco al lancio. 

Nella prima frazione, dopo i due poligoni, Jacquelin (Francia) e Birkeland (Norvegia) tirano il gruppo forti di una prova al tiro consistente, con l’uso di solo due ricariche, mentre i teutonici, perfetti nelle loro serie a terra e in piedi, Rees sono nel gruppo con Rees. Indietro purtroppo il nostro Bormolini (22°), in ritardo di quasi 1’30” dalla vetta, in conseguenza di una sessione in piedi deficitaria con due giri di penalità. Al cambio l’Ucraina si porta al comando con lo stesso tempo delle selezioni transalpina e svedese. Norvegia e Germania presenti nella top-6 mentre l’Italia è 23esima con esattamente 1’30” di ritardo, puntando tutto su Lukas Hofer.

Christiansen (Norvegia), dopo un ottimo primo poligono a terra (solo due ricariche), tenta la fuga con 9″0 di vantaggio sul russo Garanichev e 15″4 su Martin Fourcade, non così brillante nella prima serie di tiro, costretto a ricorrere a 3 ricariche. In piedi però il transalpino si mette in caccia della Norvegia e infatti va a formarsi una coppia in testa, inseguita a poco più di 20″ da Nelin (Svezia). In tutto questo Hofer, usando tre ricariche nella sua frazione, consente al Bel Paese di risalire la china in 16esima  posizione. Nell’ultimo giro il buon Martin paga dazio nei confronti del rivale norvegese (+5″7) mentre la Svezia è terza a 24″1. L’Italia è 15esima a 1’22″2, con Lukas che recupera qualche secondo a chi è davanti, a dimostrazione della sua ottima condizione.

Norvegia che riparte con Tarjei Boe mentre la Francia si gioca l’alfiere Fillon Maillet e la Svezia Ponsiluoma. Per gli azzurri è il turno di Giuseppe Montello. Il secondo della sprint di ieri manca due bersagli in piedi, permettendo allo svedese di avvicinarsi (+8″9). Lo stesso discorso riguarda il teutonico Peiffer. (+14″1) in terza piazza mentre la Francia scala in quinta posizione a 28″8 alle spalle dell’Austria. Molto bene il nostro Montello che si rende protagonista di una sessione di tiro positiva (1 solo errore) risalendo in decima piazza con 1’17″9 di ritardo. Spingono forte Landertinger (Austria), autore del doppio zero,  e il teutonico, in caccia del norvegese in fuga per dare il cambio nell’ultima frazione nel migliore dei modi. Norvegia, Austria e Germania sono praticamente insieme, Svezia quarta a 19″5. Windisch parte con 1’28″1 (decimo).

Entra in gioco il dominatore scandinavo Johannes Boe, marcato dall’austriaco Eberhard e dal tedesco Doll. Poligono a terra negativo per l’Austria che rimedia 27″7 da un Boe saggio con lo zero a precedere la Germania (+3″8). La Francia con Desthieux (+27″9), grazie ad una serie convincente, torna in gioco per il terzo gradino del podio. Bene Windisch senza errori a terra, mantenendo il Bel Paese nella top-10 (nono posto) a 1’30″1 dal vertice. Il leader di Coppa fa la differenza sugli sci stretti, costruendosi un vantaggio di oltre 10 secondi rispetto alla Germania ma nella sessione conclusiva combina un mezzo pasticcio, costretto a sfruttare tre ricariche. Ne approfitta Doll, non perfetto anche lui con due errori, in scia. Battaglia anche per la terza piazza tra Francia e Austria mentre Windisch se la cava con solo errore in piedi, mantenendo il distacco di 1’34″3 (nono). Boe nell’ultimo giro fa letteralmente il vuoto e permette agli scandinavi di porre il loro sigillo a Ruhpolding, trionfando davanti alla formazione di casa (+13″5) e ai francesi (+26″2). Austriaci battuti in volata (+26″8) e la Russia completa la top-5 (+1’04″8). Italia che chiude in nona posizione con un ritardo di 1’46″6.

 

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Foto: LaPresse

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