Calcio
Calcio femminile, Sara Gama: “In Italia stiamo crescendo ma c’è ancora molto da fare. Ai Mondiali? Vogliamo giocarcela con tutte”
Domani il campionato di calcio femminile di Serie A torna protagonista e si ripartirà dalla Juventus capolista. Le bianconere, dopo un avvio stentato sancito dall’eliminazione in Champions League e dal ko contro la Fiorentina in Supercoppa Italiana, si sono rimesse in carreggiata grazie ad un ottimo mese di dicembre che ha consentito loro di riprendersi la vetta della graduatoria a danno del Milan di Carolina Morace.
Tra le giocatrici più importanti, del punto di vista tecnico e carismatico, vi è Sara Gama, difensore della Vecchia Signora e custode affidabile della retroguardia della Nazionale italiana allenata da Milena Bertolini. Il capitano della Juve e dell’Italia si è raccontata in una lunga intervista concessa alla Gazzetta dello Sport dove ha affrontato tanti temi, da quelli personali a quelli più agonistici: “E‘ cominciato in maniera spontanea perché in famiglia tutti amano i motori: i miei zii e mio nonno erano appassionati di quello. A me non interessavano per niente le macchine ed ero attratta dal calcio e ci ho sempre giocato con amore“, ha sottolineato la calciatrice, che ha aggiunto: “Inusuale giocare a calcio per una bambina? Sì, avevo questa sensazione visto che ero l’unica che giocava quando ho cominciato a sette anni. Vivevo a Trieste, dove ero l’unica che praticava il calcio con una squadra. Negli anni successivi ho trovato squadre femminili e compagne di gioco“.
La calciatrice ha poi tracciato un bilancio della situazione in Italia in crescita, relativamente al mondo del “Pallone in rosa” ma ancora con dei limiti culturali forti: “Sicuramente la situazione è migliorata perché l’inserimento dei club maschili come Juventus, Fiorentina, Sassuolo e Roma ha dato maggiore visibilità ma è necessario compiere uno step dal punto di vista culturale che ancora ci manca per poter essere a livello di altre realtà. Di sicuro siamo in crescita e ci sono molte più ragazzine che iniziano a giocare rispetto a quando ho cominciato io.”.
E poi il pensiero sulla Nazionale azzurra che dopo 20 anni ha ottenuto la qualificazione ai Mondiali 2019 in Francia (7 giugno-7 luglio): “Abbiamo entusiamo e vogliamo dimostrare di potercela giocare con tutte. Spero che la nostra squadra sia da traino per il tutto il movimento ma è chiaro che questo non basta perché è necessario una maggior organizzazione alle spalle in cui tutte le calciatrici abbiano modo di poter rendere al 100%“, l’idea di Gama
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Claudio Bosco / livephotosport