Ciclismo
Ciclismo su pista, Qualificazioni Tokyo 2020: i ranking olimpici aggiornati. Italia vicina al pass negli inseguimenti e nell’omnium
Con la tappa cinese di Hong Kong dello scorso fine settimana si è conclusa la Coppa del Mondo 2018-2019 di ciclismo su pista. In attesa dell’appuntamento più importante della stagione, ovvero i Campionati Mondiali in programma dal 27 febbraio al 3 marzo a Pruszkow in Polonia, prosegue con ottimi risultati il percorso di qualificazione della Nazionale italiana ai prossimi Giochi Olimpici di Tokyo 2020. La principale novità della prossima rassegna olimpica sarà il ritorno della Madison, con il conseguente aumento delle medaglie in palio.
L’UCI Track Olympic Ranking è il punto di riferimento per comprendere i criteri di accesso alle prossime Olimpiadi. Per stilare la graduatoria sono presi in considerazione i risultati dei Campionati Mondiali e delle rassegne continentali, oltre ai tre migliori piazzamenti per ogni stagione di Coppa del Mondo. Nella Velocità e nell’Inseguimento a squadre le migliori otto squadre all’1 marzo 2020 acquisteranno automaticamente il diritto di partecipare alle gare di Tokyo. Queste nazioni potranno schierare i propri rappresentanti anche nelle altre quattro discipline in programma: Keirin e Sprint se si sono qualificati nella Velocità a squadre, Madison se il pass è stato ottenuto nell’Inseguimento a squadre. La formazione azzurra, diretta da Dino Salvoldi e Marco Villa, è ad un passo dalla qualificazione nell’Inseguimento a squadre sia maschile sia femminile. Andiamo a scoprire nel dettaglio tutti i ranking aggiornati concentrando l’attenzione sulla situazione dell’Italia.
Inseguimento a squadre
Da anni il fiore all’occhiello del movimento italiano, l’Inseguimento a squadre non sta deludendo le aspettative. Con la doppia vittoria della scorsa settimana ad Hong Kong la formazione azzurra si conferma tra le nazioni di vertice e compie un passo importante verso Tokyo 2020. Ricordiamo ancora una volta che la qualificazione in questa disciplina darebbe diritto all’Italia di schierare i propri portacolori anche nella Madison, indipendentemente dalla posizione nel ranking di specialità.
Uomini
1. Italy 3800
2. Great Britain 3660
3. Australia 3580
4. New Zealand 3500
5. Denmark 3440
6. Canada 3350
7. United States of America 3260
8. Switzerland 3080
9. Germany 3050
10. Belgium 3020
Donne
1. Great Britain 4200
2. Australia 3800
3. Italy 3780
4. New Zealand 3780
5. United States of America 3450
6. Germany 3360
7. Canada 3360
8. Korea 3200
9. France 2790
10. Belgium 2780
Madison
L’Italia è in buona posizione anche nella Madison. Gli uomini hanno perso qualche posizione e si trovano al momento al nono posto, mentre le donne si mantengono stabili al sesto.
Uomini
1. Denmark 3720
2. Great Britain 3660
3. Australia 3600
4. New Zealand 3530
5. United States of America 3450
6. Belgium 3050
7. Spain 3050
8. Germany 2910
9. Italy 2760
10. France 2750
Donne
1. Denmark 4000
2. Great Britain 3900
3. Australia 3550
4. Belgium 3480
5. Russian Federation 3330
6. Italy 3240
7. Netherlands 3210
8. Canada 3080
9. New Zealand 3060
10. France 2620
Omnium
Discorso analogo a quello della Madison, con la Nazionale azzurra in ottima posizione sia con gli uomini (quarti) sia con le donne (scese in quinta posizione).
Uomini
1. Great Britain 2000
2. Australia 1790
3. France 1770
4. Italy 1665
5. Spain 1610
6. New Zealand 1555
7. Denmark 1455
8. Greece 1425
9. Japan 1425
10. Switzerland 1405
Donne
1. Netherlands 2100
2. Great Britain 1940
3. Australia 1875
4. United States of America 1850
5. Italy 1755
6. Canada 1625
7. Japan 1620
8. France 1535
9. Russian Federation 1375
10. Mexico 1370
Velocità a squadre
Passando alle note dolenti, il settore della velocità resta il punto debole della Nazionale italiana. Nelle ultime due tappe di Coppa del Mondo sono arrivate due vittorie con Martina Fidanza nello Scratch, che non sarà però specialità olimpica. Gli azzurri sono molto lontani dalle prime otto posizioni e difficilmente riusciranno a risalire la classifica e centrare la qualificazione.
Uomini
1. Netherlands 3150
2. France 2647.5
3. Great Britain 2610
4. Australia 2572.5
5. New Zealand 2557.5
6. China 2385
7. Germany 2332.5
8. Poland 2212.5
9. Czech Republic 2002.5
10. Russian Federation 1980
29. Italy 405
Donne
1. Russian Federation 2000
2. China 2000
3. Germany 1830
4. Ukraine 1615
5. New Zealand 1615
6. Netherlands 1600
7. France 1570
8. Australia 1550
9. Mexico 1375
10. Poland 1305
18. Italy 845
Sprint
Ancora più indietro l’Italia nella classifica dedicata alla Sprint. Leggermente meglio in campo femminile, ma azzurri decisamente tagliati fuori dalla lotta per la qualificazione olimpica.
Uomini
1. Netherlands 3680
2. Australia 3590
3. France 2540
4. Great Britain 2375
5. New Zealand 2275
6. Japan 1920
7. Germany 1731
8. Russian Federation 1721
9. Poland 1662
10. Trinidad and Tobago 1645
37. Italy 152
Donne
1. Australia 3005
2. Hong Kong, China 2960
3. Russian Federation 2841
4. Germany 2700
5. Netherlands 2345
6. Ukraine 2340
7. New Zealand 2291
8. France 1675
9. China 1595
10. Canada 1481
26. Italy 471
Keirin
Discorso analogo quello relativo al Keirin, dove le donne si classificano di poco più avanti rispetto agli uomini. Tanto lavoro da fare per l’Italia nell’ambito della velocità in vista della pianificazione per le stagioni future.
Uomini
1. Japan 2305
2. France 2190
3. Australia 2190
4. Malaysia 2185
5. New Zealand 2125
6. Great Britain 2030
7. Colombia 1845
8. Netherlands 1821
9. Canada 1790
10. Germany 1660
30. Italy 576
Donne
1. Australia 2350
2. Russian Federation 2090
3. Hong Kong, China 2085
4. Netherlands 1940
5. France 1925
6. Japan 1925
7. New Zealand 1790
8. Great Britain 1720
9. Canada 1655
10. China 1600
27. Italy 555
[embedit snippet=”adsense-articolo”]
roberto.pozzi@oasport.it
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Foto: Twitter Federciclismo
ale sandro
29 Gennaio 2019 at 12:19
Ricapitolando da ciò che si capisce dal regolamento, sempre che dalla federazione spieghino qualcosa, per non ripetere l’inconveniente con Ceci quattro anni fa:
-Le prime 8 squadre dell’inseguimento qualificano 8 squadre della madison;
escluse queste 8 già qualificate si qualificano nella madison le 8 migliori. Queste 8 migliori della madison (non qualificate tramite l’inseguimento) qualificano 8 dell’omnium. I migliori 12 dell’omnium non ancora qualificati ottengono il pass per la prova multipla.
La composizione delle squadre dovrebbe essere questa:
-4 convocati dell’inseguimento senza vincoli di alcun tipo;
-2 convocati della madison e 1 dell’omnium con l’obbligo di essere iscritti anche in un’ altra gara qualsiasi del ciclismo (pista, strada, mountain bike, bmx).
Ecco perchè ponevo il dubbio qualche mese fa sulla Confalonieri che non può essere nè tra le inseguitrici nè nell’omnium. Immagino la si iscriva eventualmente nella prova su strada, magari con compiti di gregariato nella prima parte dove non ci sono troppe asperità, in modo da poterla iscrivere anche nella madison che è la sua gara.
Per il ranking , fermo restando che mancano ancora due edizioni di mondiali (che danno maggior punteggio), un altro torneo continentale e le migliori 3 prove di coppa del mondo 2020 (di cui una obbligatoriamente extracontinentale rispetto alla nazione considerata), è ancora presto per parlare di qualificazione già in porto, sebbene le cose siano messe molto bene.
Mi risultano poi differenze nell’omnium maschile (italia 4° posto) , e gli azzurri al comando nell’inseguimento a squadre.
Andry84
29 Gennaio 2019 at 15:50
Ciao ale sandro, leggendo più attentamente il regolamento c’è un passaggio che mi lascia pensare che la Nazione che qualifica sia l’ inseguimento che l’ omnium abbia il diritto di poter iscrivere 5 ciclisti diversi senza nessun vincolo, inoltre c’è la possibilità di iscriverne un ulteriore per genere a patto che sia già iscritto ad altre discipline (strada, BMX,MTB); anche se credo che non sia più possibile fare i trucchetti che fecero in edizioni passate con Bourgain e Levy, in quanto per essere iscritti ad ogni disciplina bisogna avere dei requisiti minimi.
Altra cosa che mi sembra assurda è che nella velocità, non essendo più una classifica nominale ma per Nazione, lo stesso velocista forte sia nel keirin che nella velocità in grado di qualificare da solo la sua Nazione in entrambe le discipline otterrebbe 2 quote, quindi praticamente regalerebbe la possibilità ad un suo connazionale magari anche di livello molto basso di andare ai Giochi..Venendo all’ inconveniente di Ceci del 2016 io ho l’ impressione che ad un certo punto abbiano cambiato una parolina(modificando la parola athlete con la parola NOC) nel documento di qualificazione che diede la possibilità all’ Asia(in quel caso il Giappone se ricordo bene) di avere un concorrente in più
ale sandro
29 Gennaio 2019 at 21:19
Ciao Andry, sì la vicenda Ceci fu un mix di poca trasparenza di Cio/Uci con il regolamento che anche secondo me cambiò in un termine usato a qualificazione cominciata , e disattenzione Coni/Federciclismo che se ne accorsero tardi interpretando male quel regolamento stesso, con l’azzurro purtroppo tra i primi esclusi, credo solo “riservista”.
Tornando a oggi si legge chiaramente a fondo nella prima pagina del famigerato pdf il riferimento che facevi all’iscrizione di un atleta proveniente da altra disciplina ciclistica, sempre sia chiaro entro i criteri di eleggibilità, e mi riferivo infatti a quello quando accennavo a Confalonieri. Non leggo però , magari mi è sfuggito, il riferimento che facevi alla convocazione senza vincoli anche per l’omnium oltre all’inseguimento qualificato.
La cosa che ho trovato è ,come ho scritto sopra, il passaggio che mette il vincolo per madison e omnium di essere iscritti in qualsiasi altra gara ciclistica, credo da pagina 3-4 e successive nella sezione dedicata alle varie specialità, compresa pure la velocità quindi.
Il regolamento di quest’ultima ,a proposito ,dovrebbe permettere all’atleta forte in entrambe le specialità keirin e sprint di qualificare il comitato olimpico,solo con un pass per gara, poi chiaramente la nazione può iscrivere come accennavi un altro atleta. Ma non ne possono avere 2 ,come invece quelle qualificate dal team sprint.
La sequenza dovrebbe essere 8 squadre per due atleti + i migliori 7 classifica sprint (che qualificano il keirin) + i 7 migliori classifica keirin (che qualificano lo sprint), per un totale di 30 in entrambe le gare veloci.
Questo capisco dal regolamento aggiornato al 19 gennaio, salvo sorprese dell’ultim’ora, e interpretazioni differenti.
Detto questo è sconfortante vedere le qualificazioni “a catena”, per me non dovrebbero proprio esserci o quantomeno essere il più possibile ridotte, e fare sì che venga premiato direttamente l’atleta in quella specialità dove possibile.
Ma del resto Cio e Uci sono famose per decisioni che per essere educato e non essere bannato definisco cervellotiche. Farei lavorare da altre parti questa gente.
L’importante è che comunque nell’endurance i nostri , con un bel 6 su 6, vadano spediti. Speriamo bene tra un mese al mondiale, anche le non olimpiche potrebbero riservare qualche bel risultato.
Andry84
29 Gennaio 2019 at 09:20
Volevo segnalare che, ameno che non sia cambiato qualcosa negli ultimi giorni, la qualificazione nell’ inseguimento porta il diritto a gareggiare anche nella madison, usando glistessi ciclisti iscritti per l’ inseguimento, ma non nell’ omnium.
Per qualificarsi nell’ omnium bisogna centrare il pass nella classifica apposita, cosa che comunque per l’ Italia non sarà un problema.L’ accesso diretto all’ omnium lo acquisiscono i primi 8 paesi della classifica madison escludendo quelli già qualificati per l’ inseguimento e i primi 12 o 13 per ledonne della classifica omnium escludendo i suddetti primi 8 paesi della classifica madison.Questo almeno è quello che ho capito io, un po’ complicato ma spero si capisca.