Rally
Dakar 2019: Jacopo Cerutti e Maurizio Gerini puntano a buoni piazzamenti. Le belle storie di Camelia Liparoti e di Nicola Dutto
Il conto alla rovescia sta per terminare e il mitico appuntamento con la Dakar si sta avvicinando. L’edizione 2019 della corsa più dura del mondo, che avrà inizio ufficialmente il 7 gennaio e terminerà il 17, presenterà tante novità. In primis, si correrà solamente in Perù: 10 tappe per un totale di 5500 chilometri con partenza ed arrivo nella capitale Lima.
Una piccola rivoluzione sarà anche quella che riguarderà le auto e i camion, che in caso di ritiro nelle prime tappe avranno la possibilità di rientrare in gara dopo il giorno di riposo, partecipando ad una classifica a parte rispetto alla generale. Da programma sono previste due partenze “mass start”, simili ad un GP: nella tappa 5 (Moquegua-Arequipa , 776 km totali) e nella stage 9 (Pisco-Pisco, 409 km totali). La tappa 8 (San Juan de Marcona-Pisco, 575 km totali) avrà un ordine di partenza misto per creare spettacolo: partiranno prima i migliori dieci delle moto, delle auto e in seguito i top-5 camion. E’ prevedibile che i piloti non faranno troppi calcoli e spingeranno con decisione per avere la possibilità di tracciare la loro strada ma ovviamente correndo rischi maggiori. Le stage Marathon, quelle senza assistenza dei meccanici, saranno due: la numero 4 (Arequipa-Moguegua, 511 km totali) e la numero 5 (Moguegua-Arequipa, 776 km totali).
E quali saranno le ambizioni degli italiani? I rappresentanti del Bel Paese al via saranno 21 ed è difficile aspettarsi da loro grandi risultati non avendo a disposizione mezzi che possano consentire di ambire a posizioni di vertice. Le punte, se così le vogliamo definire, sono Jacopo Cerutti e Maurizio Gerini del Team Solarys Racing (moto). Cerutti, 4 volte campione italiano Motorally e campione italiano Enduro Senior, vanta un 12° posto come miglior risultato nella categoria moto nella Maratona del deserto, ottenuto al debutto nel 2016, e nel 2018 è stato il migliore della pattuglia italica (20°). Da lui ci si aspetta un buon piazzamento forte anche dell’esperienza passata lungo un percorso ricco di insidie e in cui la sabbia la farà da padrona. Gerini, dal canto suo, ha concluso 22° assoluto nel 2018, aggiudicandosi la classifica riservata alle moto di serie (Marathon) e la sua aspirazione è fare meglio rispetto a questo riscontro.
Poi alla voce “Storie” due sono meritevoli di menzione. La prima è quella di Camelia Liparoti, pronta per una nuova esperienza a bordo di uno Yamaha YXZ 1000R. La coraggiosa 50enne nativa di Livorno ci riprova. Vantando una esperienza importante nella Dakar in diverse categorie (10 edizioni con i quad, con un ritiro nel 2009, come miglior risultato il nono posto del 2012 e un anno fa corse nei SxS chiudendo al quinto posto), la ritroveremo tra le auto in compagnia della spagnola Rosa Romero Font, moglie dell’ex campione Nani Roma, nel ruolo di co-pilota. Si prospetta una nuova impresa per lei, la cui vittoria sarà arrivare al traguardo di questa durissima ma affascinante gara.
E poi Nicola Dutto: primo pilota di moto paraplegico a prendere parte alla rally raid più duro del Pianeta. Ex campione Italiano Enduro ed Europeo Baja, sarà in sella ad una KTM XC Enduro appositamente modificata per le sue esigenze e caratteristiche. Ad accompagnare Dutto ci saranno tre piloti spagnoli che lo supporteranno per quanto concerne la navigazione oppure in caso di emergenza. Una forza di volontà notevole quella del nostro portacolori, conscio delle immani difficoltà lungo la rotta che vuole portarlo al termine di questa “Odissea”.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Rodrigo Garrido / Shutterstock.com