Formula 1

F1, telecamere in pista e suono migliore con grafiche moderne? La nuova frontiera per un’esperienza inclusiva

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Nuova rivoluzione in vista per la F1, Liberty Media starebbe infatti valutando lo spostamento delle telecamere in pista in modo da fare percepire al meglio la velocità delle monoposto. Dean Locke, responsabile TV e media della Formula Uno, ha dichiarato a motosport.com: “Nel 2019 faremo veramente di tutto per dare risalto della velocità di questo sport e delle relative auto. Stiamo ripensando al piazzamento delle telecamere, dato che se ti trovi sulle tribune sembra tutto incredibile. Le angolazioni e le lenti possono trasmettere molto, ma al momento non la velocità e le emozioni reali di tutto ciò. Stiamo cercando di fare qualche intervento inventandoci qualcosa, in particolare nelle azioni di movimento in alcune postazioni. C’erano alcune piste nel 2018, ad esempio in Giappone, dove la qualità era veramente ottima“.

Il suono delle power point non viene poi molto esaltato e ci si è lamentati tante volte di non sentire bene il rombo di una macchina di F1: “L’audio è cambiato parecchio, abbiamo fatto molto attorno e dentro la macchina. Se guardate le immagini, si avverte che il rumore viene dal posteriore. Nel 2018 si è pensato molto e così faremo anche nel 2019. C’è stato un successo, ma in alcuni tracciati è meglio che in altri. I motori Honda avevano un suono molto buono l’anno scorso e abbiamo fatto moltissimo in merito“.

In vista anche delle migliorie grafiche, in collaborazione con Amazon Web Services: “Stiamo facendo tantissimo con AWS e i loro mezzi per spiegare cosa serve e cosa no, utilizzando la loro piattaforma per acquisire dati e informazioni grafiche. È una cosa davvero grande e stiamo cominciando a prendere confidenza in questo momento con essa, vediamo cosa possiamo raggiungere e cosa no. Abbiamo ora delle grafiche che spiegano cosa accade. Il tal pilota è partito con quelle gomme e si fermerà al giro X. È una cosa molto più dinamica, quando si è in regime di VSC sicuramente aiuta a capire. Stiamo utilizzando i dati del venerdì e del sabato con un algoritmo che ci dà previsioni su cosa può succedere. Spiegarlo così semplicemente sarebbe una grande vittoria“.

 

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