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Ginnastica, il 2019 dell’Italia: le Fate del 2003 a caccia delle Olimpiadi, Vanessa Ferrari pronta per il rientro, Marco Lodadio vuole conferme

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L’Italia della ginnastica attendeva con grande ansia il 2019, la stagione del debutto tra le seniores delle Fate: la classe 2003 è ufficialmente diventata grande ed è pronta per fare il proprio esordio nell’artistica che conta. Le azzurrine hanno giganteggiato tra le under 16, hanno vinto la gara a squadre degli ultimi Europei di categoria e hanno spadroneggiato in tutte le competizioni internazionali a cui hanno preso parte nelle ultime stagioni: hanno battuto la Russia e le altre grandi potenze del circuito, ottenendo risultati sconosciuti alle nostre latitudini tra le giovani e facendoci sognare un futuro estremamente roseo.

L’auspicio è che il nostro quartetto di riferimento riesca a esplodere già nei prossimi mesi: i Mondiali di Stoccarda (4-13 ottobre) rappresentano il grande obiettivo, proprio in quell’occasione bisognerà conquistare la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020 (si dovrà rientrare tra le migliori nove formazioni che non hanno ancora staccato il pass). La rassegna iridata rappresenterà un banco di prova per la nuova Nazionale che punterà poi a fare molto bene ai Giochi: non nascondiamo le nostre ambizioni, provare a lottare per un podio a cinque cerchi è il target delle ragazze di Enrico Casella che da tempo stanno lavorando per questo obiettivo.

Giorgia Villa, Elisa Iorio, le gemelle Asia e Alice D’Amato: su di loro si sta puntando con grande convinzione, hanno il giusto carisma e i mezzi tecnici fondamentali per poter competere con le altre grandi corazzate. Eccellenti tra volteggio e parallele asimmetriche, in crescita al corpo libero, alla ricerca di pulizia e precisione alla trave: l’Italia ha la propria disposizione degli elementi di lusso come non eravamo abituati a vedere da un decennio, dai tempi dello squadrone che vinse gli Europei a Volos nel 2006 e che poi sfiorò il podio ai Mondiali dell’anno successivo, guarda caso proprio a Stoccarda. Di quel Dream Team faceva parte anche Vanessa Ferrari che potrebbe rientrare in gara nei prossimi mesi, dopo un 2018 in cui si è concentrata sul recupero dall’infortunio subito ai Mondiali 2017: la ginnasta italiana più forte di tutti i tempi insegue il suo ultimo grande sogno di una carriera irripetibile, qualificarsi alle Olimpiadi per la quarta volta (impresa mai riuscita a un’azzurra) e lottare per quell’agognata medaglia a cinque cerchi.

La 28enne bresciana potrebbe farsi vedere in pedana già a fine febbraio in occasione della tappa di Coppa del Mondo a Melbourne, altrimenti rientro previsto ad aprile tra Baku e Doha: il circuito itinerante riservato alle singole specialità è la strada scelta dalla Campionessa del Mondo 2006 per staccare il pass olimpico, il corpo libero rimane il suo attrezzo prediletto. Le già citate Fate avranno bisogno comunque del supporto di qualche veterana nel primo anno tra le grandi, Lara Mori è l’indiziata principale: la toscana ha rivestito il ruolo di capitana nel corso dell’ultima stagione, è cresciuta molto sia mentalmente che tecnicamente, ormai è un faro dell’Italia e non si potrà fare a meno di lei nelle occasioni più importanti. Altre ginnaste che si faranno sicuramente vedere saranno Martina Basile, Giada Grisetti, Martina Maggio, Desiree Carofiglio, Caterina Cereghetti, Sofia Busato, Sara Ricciardi, Martina Rizzelli: alcune stanno cercando di rientrare dai rispettivi infortuni e vorranno dare un contributo alla causa. Si attendono invece delle risposte da Elisa Meneghini.

Abbiamo già parlato dei Mondiali ma in primavera si disputeranno gli Europei a Stettino, saranno riservati alle individualiste e chissà che Giorgia Villa e compagne non possano già regalarci delle soddisfazioni. In Polonia vorrà dire la sua anche Marco Lodadio, bronzo agli anelli agli ultimi Mondiali che è ormai entrato in una nuova dimensione e vuole confermarsi ai massimi obiettivi: il laziale guiderà la squadra anche ai Mondiali dove inseguiremo una difficile (ma non impossibile) qualificazione alle Olimpiadi dopo l’assenza di Rio 2016. Da non dimenticare European Games e Universiadi a Napoli ma non saranno i nostri obiettivi principali, ci saranno anche i Mondiali juniores che faranno il proprio debutto in calendario.

 

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Foto: Federginnastica

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