Judo
Judo, Grand Prix Tel Aviv 2019: l’Italia comincia alla grande il 2019 con 6 podi e le vittorie di Lombardo e Centracchio
Primo torneo dell’anno e prime soddisfazioni per la Nazionale italiana di judo, che comincia col piede giusto una stagione pre-olimpica fondamentale per la qualificazione a Cinque Cerchi. Nell’ultimo weekend si è infatti disputato il Grand Prix di Tel Aviv (primo evento judistico organizzato in Israele) con la selezione azzurra che si è ben disimpegnata portando a casa sei podi complessivi tra cui i successi di Manuel Lombardo nei -66 kg e di Maria Centracchio nei -63 kg, chiudendo la manifestazione al secondo posto nel medagliere alle spalle dei padroni di casa israeliani (che hanno conquistato 4 primi posti) e davanti alla Francia (due vittorie ed un terzo posto).
La spedizione italiana, composta da 20 atleti, è partita nel migliore dei modi nella prima giornata con la meravigliosa cavalcata vincente di Manuel Lombardo, campione del mondo juniores in carica dei -66 kg, che ha sfruttato l’occasione di un tabellone aperto dalle eliminazioni dei favoriti israeliani Shmailov e Flicker per ottenere il primo risultato di peso della sua carriera nel circuito maggiore. Il 20enne torinese, grazie ai 700 punti incamerati, guadagna ben 17 posizioni nel ranking mondiale issandosi così in 20^ piazza (è invece addirittura 12° nel ranking di qualificazione olimpica) e dando continuità ai risultati e alle prestazioni messe in campo a livello giovanile nella passata stagione.
La seconda giornata è stata a dir poco trionfale per i colori azzurri, con quattro podi in quattro categorie di peso tra cui il clamoroso successo di Maria Centracchio nei -63 kg. La 24enne nativa di Castel di Sangro si è resa protagonista di un percorso fantastico in cui ha sconfitto quattro teste di serie, tra cui la sorprendente israeliana Shemesh nell’atto conclusivo con un ippon al Golden Score. La judoka italiana si è confermata in uno stato di forma eccezionale dopo aver chiuso il 2018 con un’inatteso secondo posto nel Grand Prix di Tashkent ed ora può guardare con grande fiducia ai prossimi mesi nella speranza di continuare a risalire le graduatorie globali della categoria.
L’Italia ha potuto gioire anche per il secondo posto di Alice Bellandi nei -70 kg e di Giovanni Esposito nei -73 kg, con la prima che sta legittimando il proprio status di campionessa iridata juniores in carica portando a casa dei risultati pregevoli sin dai primi tornei disputati a livello seniores. Esposito ha invece sfiorato un’impresa clamorosa, portando a casa cinque incontri consecutivi (tra cui il pesante successo con il n.9 al mondo Heydarov) prima di fermarsi nella finalissima contro il bielorusso Shoka per waza-ari. La giornata di venerdì ha regalato al Bel Paese anche l’ottima prestazione di Christian Parlati, campione del mondo juniores in carica nei -81 kg che è salito sul terzo gradino del podio dimostrando una grande capacità di reazione mentale. Dopo aver perso la semifinale con il bulgaro Ivanov, il napoletano classe 1998 si è infatti prontamente riscattato nella finale per il terzo posto avendo la meglio sull’azero Fatiyev dopo 3′ di Golden Score.
L’ultima giornata di gare, dedicata alle categorie pesanti, è stata meno esaltante per la selezione italiana che è comunque riuscita a rimpinguare il proprio bottino con il secondo posto di Nicholas Mungai nei -90 kg. Il 25enne nativo di Poggibonsi è tornato sul podio in un torneo di primo livello dopo 10 mesi dal terzo posto raccolto nel Grand Slam di Ekaterinburg 2018, mandando al tappeto quattro avversari insidiosi ma alla portata prima di subire una bruciante sconfitta contro il temibile francese Axel Clerget, abile nello sfruttare un singolo momento di indecisione del nostro portacolori per mettere a segno l’ippon decisivo. Oltre ai podi citati in precedenza, vanno sottolineati anche i buoni piazzamenti raccolti da Augusto Meloni (7° nei -73 kg), Antonio Esposito (7° nei -81 kg) ed Edwige Gwend (7^ nei -63 kg con una vittoria e due ko).
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Foto: Fijlkam