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Pallanuoto, Europa Cup 2019: Italia-Montenegro 11-10. Il Settebello rimonta e vince nel finale, ipotecato il primo posto

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A Palermo l’Italia batte il Montenegro per 11-10 nella quarta giornata dell’Europa Cup di pallanuoto al termine di una partita difficilissima e combattutissima, nella quale gli azzurri si sono trovati anche sotto di tre reti prima della rimonta e della volata finale, che proietta il Settebello al primo posto nel girone con due punti di vantaggio proprio sui balcanici e la possibilità di chiudere i conti nell’ultima partita in Francia. Intanto questa sera è certa la qualificazione degli azzurri alla Final Eight.

Nel primo quarto dopo neanche un minuto Figlioli impegna Lazovic, poi sulla prima superiorità è lo stesso azzurro a battere il portiere avversario. Brguljan però impatta subito battendo Del Lungo e dall’altro lato l’Italia spreca una nuova superiorità. Anche i montenegrini sprecano con l’uomo in più nonostante il time out di Gojkovic, poi Echenique pesca Bodegas, al rientro dall’infortunio, che ancora in situazione di superiorità riporta avanti il Settebello. Ancora una volta però Petkovic impatta subito, stavolta con l’uomo in più, ma a 1’29” viene fischiato un rigore a favore di Di Fulvio: Figlioli è implacabile e sigla il 3-2. A pochi secondi dal termine, dopo il time out di Campagna, Aicardi però pesca Di Fulvio che, di rapina, a fil di sirena scava il primo solco della gara trovando il 4-2.

Nel secondo periodo, dopo un paio di occasioni mancate da ambo le parti, Ivovic riporta sul -1 gli ospiti, ancora con l’uomo in più. L’Italia spreca una superiorità e la traversa dice no a Figlioli. Sull’azione seguente Draskovic ci punisce sorprendendo difesa e portiere impattando sul 4-4 proprio a metà frazione. L’Italia subisce e Popadic regala a 3’07” il primo vantaggio ai montenegrini: Campagna chiama l’interruzione cambiando anche Nicosia con Del Lungo tra i pali. L’Italia però non esce dal loop negativo: fallo in attacco di Bodegas, poi gli azzurri chiudono bene in difesa. Lazovic dice no a Di Fulvio, poi Ivovic fa fallo grave su Bodegas, ma gli azzurri ancora una volta sono imprecisi. Il Settebello spreca in superiorità (2/7 a metà gara) e il Montenegro chiude avanti 5-4 dopo 16 minuti.

La terza frazione si apre con un rigore a favore del Montenegro, che Ivovic non sbaglia spiazzando Del Lungo, rientrato tra i pali, e portando i balcanici sul +2, poi gli azzurri sprecano con l’uomo in più e a 5’01” dall’ultimo intervallo Ivovic ci punisce ancora siglando il 4-7 (parziale di 5-0 per i montenegrini). Finalmente Figlioli, a 4’21”, rompe il digiuno italiano, lungo quasi 12′, e sigla il 5-7. Sull’onda dell’entusiasmo Figlioli ci prova ancora dal perimetro ma sfiora soltanto la rete. Il Montenegro si inceppa ed Echenique in controfuga serve Di Fulvio, che guadagna un rigore. Lo stesso Di Fulvio si incarica della trasformazione e non sbaglia. L’Italia è incontenibile: altra superiorità e ancora Di Fulvio non perdona: ad un minuto dalla fine del periodo è 7-7. Il punteggio non cambia fino all’ultimo intervallo.

L’ultimo quarto inizia con un numero di Bodegas, che però non si concretizza e sul ribaltamento di fronte Ivovic riporta avanti il Montenegro. L’Italia reagisce e Bodegas si procura un rigore: Figlioli si fa respingere la conclusione da Lazovic, ma poi Echenique pesca Di Fulvio che schiaffeggia la sfera e beffa Lazovic. Ivovic riporta subito avanti gli ospiti, ma Echenique a 6’10” trova immediatamente il 9-9 battendo nel confronto diretto proprio Ivovic. Le squadre tirano un attimo il fiato, saltano gli schemi, poi il primo a rompere l’equilibrio è Presciutti, che capitalizza una controfuga magistrale di Echenique per il 10-9 con 2’20” sul cronometro. In maniera abbastanza fortunosa Spaic trova il 10-10 su respinta del palo, ma Di Fulvio punisce i montenegrini con una conclusione velenosa che a 1’26” dà un nuovo vantaggio all’Italia. Il Montenegro fallisce l’ultima superiorità, l’Italia vince per 11-10 e ipoteca il primo posto nel girone. Di Fulvio man of the match.

 

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: Claudio Bosco LPS

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