Colpo grosso a Minsk. Matteo Rizzo ha conquistato la medaglia di bronzo nel singolo maschile ai Campionati Europei di pattinaggio artistico, quest’anno in scena nella capitale bielorussa.
Il gioiellino azzurro allenato da Franca Bianconi è stato protagonista di una rimonta incredibile dal decimo posto, avvenuta grazie al nuovo programma pattinato sulle musiche dei Queen in cui ha ruotato, per la prima volta in carriera in una gara internazionale, un meraviglioso quadruplo toeloop, completando con eleganza, precisione e qualità il resto degli elementi più importanti del layout: due tra tutti triplo axel/doppio toeloop e triplo flip/euler/triplo salchow. Nonostante una sbavatura all’arrivo del triplo axel (con bonus) e del triplo toeloop in combinazione con il triplo lutz, il nostro campione ha raccolto nel segmento la bellezza di 165.67 (84.41, 80.86) per un totale di 247.08 punti, nuovo primato personale. Il bronzo conquistato dall’azzurro non è altro che l’ennesima pagina di storia scritta in soli due anni: il podio europeo è infatti arrivato dopo la prima vittoria in una tappa di Junior Grand Prix nel 2017, la medaglia di bronzo agli scorsi Mondiali Junior (2018) e la terza posizione all’NHK Trophy dello scorso novembre.
Esordio con il botto per Daniel Grassl che, nonostante una caduta nel quadruplo lutz in apertura, ha eseguito uno straordinario quadruplo rittberger portando correttamente a termine il resto degli elementi di peso come il triplo axel (chiamato sottoruotato dal pannello) e le importanti combinazioni triplo lutz/triplo toeloop e triplo flip/eule/triplo salchow (sottoruotato). Il sedicenne altoatesino ha così chiuso la gara ottenendo il quinto punteggio nel libero con 155.01 (81.23, 74.78) e la sesta posizione finale con 236.70. Un risultato importantissimo che lascia ben sperare per gli appuntamenti futuri e che, soprattutto, sottolinea la grande competitività italiana in una specialità così difficile come quella del singolo maschile.
La gara è stata vinta da un magistrale Javier Fernandez, autore dell’ultima performance da agonista della carriera con cui ha letteralmente fatto commuovere gli spettatori presenti in arena; presentando “Man of La Mancha” di Mitch Leigh la furia rossa ha atterrato la sontuosa prima combinazione quadruplo toeloop/triplo toeloop e uno straordinario quadruplo toeloop. Trascinato dal calore del pubblico, la medaglia di bronzo olimpica ha terminato correttamente il resto degli elementi pianificati, viziando la prova esclusivamente con un triplo flip non staccato, a cui ha agganciato comunque con esperienza l’euler e il triplo salchow. Il fuoriclasse spagnolo allenato da Brian Orser ha quindi conquistato il settimo sigillo europeo consecutivo ottenendo il punteggio di 179.85 (85.55, 94.20) per un totale di 271.59.
La medaglia d’argento è stata conquistata da un ottimo Alexander Samarin, artefice del classico “programma della vita” con cui ha sfiorato i 90 punti nel tecnico raccogliendo 177.87 (89.63, 88.24) per 269.84 punti totali grazie a degli elementi di salto di grande difficoltà e qualità come il quadruplo lutz, il quadruplo toeloop, triplo lutz/triplo toeloop e triplo axel. Disastro per Mikhail Kolyada (240.87), scivolato in quinta posizione a causa di un programma contrassegnato da due cadute nel quadruplo salchow e nel triplo axel, oltre che da troppe imprecisioni, forse causate da una botta alla mano subito proprio all’arrivo del triplo axel.
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CLASSIFICA FINALE INDIVIDUALE MASCHILE
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Foto: Colombo Pier