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Rugby, Conor O’Shea: “Il Sei Nazioni più difficile. Dobbiamo alzare l’intensità, possiamo essere competitivi”

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Tutto pronto per il Sei Nazioni numero venti. Ieri, presso il Salone d’Onore del Coni di Roma, sono state presentati le Nazionali italiane di rugby in vista di uno degli appuntamenti più importanti della stagione. C’erano ovviamente tutti i componenti di spicco del rugby tricolore, a partire dal ct della squadra maschile: Conor O’Shea. Importanti le parole, riportate da La Gazzetta dello Sport, dell’allenatore 48enne alla vigilia della manifestazione che scatterà il 9 febbraio (esordio casalingo con il Galles per l’Italia).

“Il nostro obiettivo è quello di alzare l’intensità di gioco rispetto ai test match del 2018. Se giochiamo in un certo modo siamo competitivi. L’Italia è migliorata rispetto a tre anni fa, ha più profondità, tanto lavoro è stato fatto nelle franchigie e a livello giovanile. Certo, la mancanza di vittorie nel torneo non aiuta, ma la squadra sta crescendo. Noi siamo la prima linea della guerra, la gente guarda a noi e noi vogliamo vincere per far contenti i nostri tifosi e gli appassionati. Vogliamo vincere per loro e per noi stessi”.

Sarà però un compito durissimo: “Il Sei Nazioni di quest’anno è il più difficile della storia, abbiamo la seconda, la terza e la quarta del ranking mondiale a testimoniare quanto il rugby nell’emisfero nord sia cresciuto. Dobbiamo avere una mentalità molto dura, essere realisti e focalizzati alla nostra prestazione. Con loro lo scorso anno siamo stati a un passo dalla vittoria. Il nostro obiettivo è di essere migliori alla fine del Sei Nazioni rispetto all’inizio”.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lorenzo Di Cola

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