Salto con gli sci
Salto con gli sci, Coppa del Mondo Val di Fiemme 2019: Dawid Kubacki firma la prima vittoria in carriera, giornata no di Kobayashi. Alex Insam 41°
La perfezione del numero sette sta anche nella sua maledizione: nessuno è riuscito a imporsi tante volte di fila nella Coppa del Mondo di salto con gli sci. Non fa eccezione neppure l’uomo che sta dominando la stagione 2018-2019, Ryoyu Kobayashi, che incappa in una giornata no e, dopo una serie di sei successi consecutivi, deve cedere il passo. A vincere è così il polacco Dawid Kubacki, che dopo un’infinita rincorsa si prende finalmente la sua prima vittoria di Coppa in carriera a 28 anni.
Kubacki fa capire fin dalla prima serie di salti di essere in forma, ottenendo sia la miglior misura che il punteggio più alto (129.5 metri e 122.2), proprio davanti a Kobayashi (128 e 120.4) e a Stefan Kraft (124.5 e 118.2). Il polacco e l’austriaco si confermano, perché l’uno trova un secondo salto di grandissima qualità (c’è anche un 20, benché scartato), oltre il telemark, che gli vale la vittoria (la misura è di 131.5 metri, il punteggio di 148.9 per complessivi 271.1 punti), l’altro non va lungo, fermandosi a 122.5 metri, ma è tecnicamente inappuntabile, con 139 punti che, aggiunti ai precedenti, gliene portano 257.2 per la seconda posizione. Il giapponese, invece, sbaglia anche il secondo salto, non controllando bene l’atterraggio e chiudendo settimo (122.5 metri la misura, mentre i 128.8 punti portano il totale a 249.2).
Al terzo posto arriva Kamil Stoch, in grado di rimontare dall’ottavo posto della prima serie (120.0 metri e 112.4 punti): il polacco arriva a 128.5 e 144.5 nella seconda, finendo, con 256.9, ad appena tre decimi di punto da Kraft. La giornata della Val di Fiemme si caratterizza per i numerosi ribaltoni con i secondi salti: al quarto posto risale, dal nono della prima serie, il norvegese Robert Johansson, che alla prima misura di 122.5 metri valutata 112 punti ne aggiunge una da 127.5 metri e 140.6, che gli vale un punteggio totale di 252.6. Arriva quinto David Siegel (Germania), che salta 127.5 metri per 115.4 punti nella prima serie e 124 per 136.5 nella seconda, totalizzando 251.9 punti.
Il sesto posto se lo prende Markus Eisenbichler, e la sua è una grande rimonta aiutata anche dall’essere l’ultimo a saltare dalla stanga 12 nella seconda serie prima dell’abbassamento alla 10 (che, nella prima serie, era stata utilizzata da quasi tutti dopo i primi salti alla 5 e alla 7). Dopo un primo salto da 121 metri e 106.8 punti, il secondo del tedesco è tra i più lunghi di tutti: 133 metri sfruttati bene, con 143.5 punti che gli valgono i felici 250.3. Detto di Kobayashi settimo, ottavo si piazza Andreas Stjernen (Norvegia, 122 metri e 106.2 punti col primo salto, 130.5 e 141.4 col secondo, totale 247.6; era 19° a fine prima serie), nono Simon Ammann (Svizzera, alla prima top ten della stagione, 112 metri e 107.8 punti nella prima serie, 135 e 135.1 nella seconda con 242.9 totali) e decimo Piotr Zyla (Polonia, 241.8 punti frutto di 119.5 metri e 107.9 nella prima prova e di 127 e 133.9 nella seconda).
Non si qualifica per la seconda serie Alex Insam, autore di un insufficiente salto di 112 metri per 88.7 punti che gli è valso soltanto il 41° posto. Si sono presentati sul Trampolino Dal Ben anche Sebastian Colloredo (54° con 111.5 metri e 79.7 punti), Federico Cecon (figlio di Roberto, 55° con 103.5 metri e 75.3 punti), Davide Bresadola (58° con 97.5 metri e 56.9 punti) e suo fratello, classe 2001, Giovanni (59° e ultimo con 93 metri e 54.4 punti). Si è gareggiato con un certo vento a favore, che ha reso difficoltose le prove di più di un atleta, anche tra i big.
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federico.rossini@oasport.it
Foto: LaPresse