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Scacchi: si ritira Vladimir Kramnik, Campione del Mondo dal 2000 al 2007 e tra i più importanti giocatori dell’era moderna

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Vladimir Kramnik ha mantenuto la promessa. Aveva dichiarato, tempo fa, che attorno ai 40 anni avrebbe smesso di giocare a scacchi. Ora che sta per raggiungere le 44 primavere, l’uomo che ha posto fine al dominio iridato di Garry Kasparov ha deciso di chiudere la sua carriera.

L’addio giunge a pochi giorni di distanza dal suo ultimo torneo, il Tata Steel Chess Tournament di Wijk aan Zee, in Olanda, uno dei più importanti al mondo, in cui è giunto ultimo con 4.5 punti su 13 (la vittoria è andata all’attuale Campione del Mondo, Magnus Carlsen). Come risulta dalle sue dichiarazioni in merito alla decisione, Kramnik ha deciso di dedicarsi a progetti di sviluppo degli scacchi per i bambini, dopo aver visto calare in modo netto la sua motivazione come giocatore attivo.

Nato a Tuapse, una città a nord di Sochi, nel territorio di Krasnodar, in Russia, Kramnik ha avuto il primo contatto col mondo degli scacchi che conta nel 1992, quando Kasparov semplicemente ignorò le critiche di chi non voleva questo ai più sconosciuto Maestro FIDE e lo fece convocare come prima riserva alle Olimpiadi Scacchistiche di Manila. La risposta del beneficiario fu la seguente: otto vittorie e una patta e medaglia d’oro per la miglior performance ELO, con 2958. Nel 1996, un Kramnik ormai maturato fu in grado di togliere, per sei mesi, la prima posizione mondiale al temibile Garry: quel periodo da gennaio a giugno di quell’anno è rimasto l’unico in cui Kasparov è stato detronizzato dal 1986 al marzo 2006 (pochi mesi dopo il ritiro).

Kramnik-Kasparov è diventato, in breve tempo, il match per il Mondiale classico (allora i titoli erano ancora divisi tra la FIDE, che propugnava un assai odiato grande torneo a eliminazione diretta con 128 giocatori, e la PCA, creata dall’Orco di Baku nel 1993 dopo violenti contrasti con la Federazione internazionale). Nel 2000, in 16 partite, l’allievo superò il maestro senza mai lasciargli una partita: 2 vittorie e 14 patte segnarono la fine di un’era. Kramnik avrebbe poi mantenuto quel titolo nel 2004 (match di Brissago contro l’ungherese Peter Leko) e si sarebbe reso protagonista del match di riunificazione del 2006, contro il bulgaro Veselin Topalov. Passata alla storia per un toilette-gate a metà tra l’imbarazzante e il grottesco, quella sfida vide emergere Kramnik vincitore. Fu suo anche il torneo a otto indetto nel 2007, ma nel 2008 si arrese a Viswanathan Anand, che ancora oggi è gloria d’India.

Oltre al titolo mondiale, Kramnik ha vinto dieci volte il supertorneo di Dortmund, tre volte quello di Linares (oggi defunto), una volta quello di Wijk aan Zee, oltre a diverse altre manifestazioni di primissimo livello. E’ stato il secondo essere umano a superare quota 2800 punti ELO (il primo è stato Kasparov). Per dare un’idea della sua estrema costanza ad alti livelli, basti pensare che il miglior rating di sempre l’ha ottenuto non nei suoi anni giovani, ma a 41 anni, nell’ottobre 2016: con 2817 detiene l’ottavo più alto punteggio della storia.

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federico.rossini@oasport.it

Foto: volodya.974 / Shutterstock

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