Sci Alpino

Sci alpino, a Zagabria ci saranno anche Lara Della Mea, Marta Rossetti e Anita Gulli. Le dichiarazioni della vigilia

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A Zagabria torna in scena lo slalom speciale per quanto concerne la Coppa del Mondo femminile di sci alpino e l’Italia schiera tre ragazze della squadra di Coppa Europa: si tratta di Lara Della Mea, Marta Rossetti e Anita Gulli, che andranno ad affiancare Irene Curtoni e Chiara Costazza. Le tre giovani hanno parlato al sito FISI.

Della Mea ha centrato già un sedicesimo posto in quel di Semmering, consentendo all’Italia di schierare la quinta atleta tra i pali stretti in Croazia: “E’ stata una grandissima emozione qualificarmi per la seconda manche, ero davvero felice perché mi è piaciuto come ho sciato, con il giusto atteggiamento, era come se fossi in allenamento. Spero di continuare così, ho visto la gara, mi piace tantissimo e l’ho preparata bene. È sempre difficile da dietro infilarsi nelle trenta, tuttavia sono molto positiva e fiduciosa di continuare a sciare bene perché il difficile arriva adesso“.

Gulli invece ha confidato: “In slalom ho ancora una sciata un po’ discontinua, forse perché sono molto aggressiva, devo trovare omogeneità. Mi sento decisamente slalomista, ho perso l’intera scorsa stagione perché mi sono rotta il legamento crociato del ginocchio sinistro, mentre quattro anni fa mi ruppi quello destro. Fare la ricognizione stamattina in pista insieme a campionesse del calibro di Mikaela Shiffrin mi ha fatto un po’ senso, però il mio idolo è stata Tina Maze. Dallo slalom di Zagabria mi aspetto un arricchimento della mia esperienza da atleta, la pista qui è molto lunga e dura, solo a guardarla ti rendi conto che è di un altro livello“.

Rossetti invece ha dovuto abbandonare la polivalenza: “Mi è sempre piaciuto fare gigante ma curiosamente sono sempre stata più brava in slalom. Più che il pendio a Zagabria mi hanno colpito le condizioni della neve, ma è normale perché scalando il livello verso l’alto, tutto diventa più difficile. La mia più grande capacità è quella di adattarmi a qualsiasi tipo di neve, anche se sui tracciati filanti faccio ancora troppa strada. Se non avessi fatto la sciatrice probabilmente avrei scelto l’atletica leggera: da ragazza mi cimentavo nelle prove multiple e mi piaceva tantissimo, però allenandomi solo d’estate ho dovuto mollare e mi sono focalizzata solamente sullo sci“.

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: FISI

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