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Sci alpino, l’Italia e la maledizione di Schladming. Solo Alberto Tomba riuscì a domare la mitica Planai

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Se si cerca una pista appartenente alla Coppa del Mondo di sci alpino, nella quale i colori italiani hanno sempre fatto particolare fatica, beh, non si può che pensare alla Planai di Schladming. Sulla splendida pista nella quale domani si correrà il tradizionale slalom in notturna, l’Italia ha vinto in due sole occasioni, e sempre con lo stesso atleta, ovviamente, Alberto Tomba.

7690. Tanti sono i giorni che ci separano dall’ultimo successo del campione bolognese a Schladming. Era l’8 gennaio 1998 e Alberto Tomba vinse il suo secondo slalom consecutivo sulla Planai, precedendo l’austriaco Thomas Sykora e il norvegese Hans Petter Buraas. Nell’edizione precedente, del 30 gennaio 1997. il nostro fuoriclasse aveva vinto davanti al padrone di casa Thomas Stangassinger ed al francese Sebastien Amiez.

Prima, e dopo, dunque, il nulla per i nostri colori. Andiamo ad analizzare tutti gli altri risultati.

Negli altri slalom che sono stati corsi qualche piazzamento lo abbiamo totalizzato, ma mai un altro successo. Nella prima edizione, del 21 dicembre 1975, per esempio, Piero Gros chiuse sul gradino più basso del podio, dietro all’austriaco Hans Hinterseer e ad Ingemar Stenmark. Dopodiché, dopo una lunga pausa, si tornò a gareggiare sulla Planai il 12 gennaio 1990 con Kurt Konrad Ladstaetter che giunse terzo alle spalle del tedesco Armin Bittner e dell’austriaco Michael Tritscher.

Altri sette anni di attesa, per dare il via alla era-Tomba. Successivamente, però, bisogna attendere il 27 gennaio 2004 per rivedere un tricolore sul podio. Gara vinta dal padrone di casa Benjamin Reich davanti al nostro Manfred Moelgg, quindi terzo posto per il finlandese Kalle Palander. Lo stesso altoatesino si è ripetuto, con un terzo posto, il 22 gennaio 2008, alle spalle dell’austriaco Mario Matt e del francese Jean-Baptiste Grange.

Da quel momento in avanti solamente Stefano Gross è stato in grado di salire sul podio di Schladming, con due piazza d’onore. il 24 gennaio 2012 alle spalle di Marcel Hirscher (ma davanti a Mario Matt), quindi il 27 gennaio 2015 nel giorno del successo del russo Aleksander Khoroshilov, con il tedesco Felix Neureuther terzo.

Nelle sette discese libere disputate a Schladming, per esempio, l’Italia può vantare solamente due podi. Il primo il 20 dicembre 1975 con Herbert Plank che chiuse la gara alle spalle del canadese Dave Irwin e dell’austriaco Klaus Eberhard. Si passa, quindi, all’11 gennaio 1990 con Kristian Ghedina che venne beffato dal francese Franck Piccard, mentre al terzo posto concluse lo svizzero Daniel Mahrer. In supergigante sono state appena 4 le edizioni disputate, con solamente un terzo posto di Luca Cattaneo il 10 gennaio 1998 dietro ai due austriaci Hermann Maier e Stephan Eberharter. Quattro gare, anche, di slalom gigante, con il podio di Leonardo David il 9 dicembre 1978 (alle spalle di Ingemar Stenmark e dell’elvetico Peter Luscher) come miglior risultato.

Sono 1472, dunque, i giorni che ci separano dall’ultimo azzurro sul podio della Planai. I nostri alfieri saranno in grado di spezzare questo digiuno che, ormai, sta assumendo livelli incredibili, specialmente se si pensa alla vittoria?

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Pier Colombo  

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