Sci Alpino
Sci alpino, sempre e solo Marcel Hirscher nello slalom di Adelboden. Vittoria n.67 in Coppa del Mondo, 6 azzurri a punti
Sempre e solo Marcel Hirscher. Dopo aver monopolizzato il gigante, il fuoriclasse austriaco si è imposto anche nello slalom di Adelboden grazie ad una seconda manche da autentico fuoriclasse, incassando la vittoria n.67 della carriera in Coppa del Mondo. Ancora una volta ha buttato tutto alle ortiche il connazionale Marco Schwarz: in testa al termine della prima manche, il 23enne ha inforcato proprio come a Zagabria.
Seconda piazza e primo podio in carriera per il giovane francese Clement Noel, staccato di mezzo secondo da Hirscher. Il risultato odierno deve far riflettere, perché probabilmente il più grande slalomista del decennio ha battuto colui che possiede ottime chance di ricalcarne le orme. Il podio è stato completato dal norvegese Henrik Kristoffersen (+0.71) che ha pagato a caro prezzo un errore commesso all’inizio della discesa conclusiva, palesando tuttavia un gap tecnico che si è ampliato nei confronti di Hirscher.
In campionissimo austriaco ha messo in atto una tattica di gara perfetta e studiata a tavolino. Nella prima frazione ha deciso di non spingere, “accontentandosi” di chiudere terzo a quasi 4 decimi dalla vetta. E’ nella seconda che si è scatenato, sbranando come di consueto la Chuenisbärgli e stampando il miglior crono di manche che ha messo una pressione enorme a chi si trovava ancora al cancelletto di partenza: non a caso Kristoffersen ha sbagliato, Schwarz non è neppure arrivato al traguardo. La sensazione è che Hirscher, come il Merckx del ciclismo, demolisca gli avversari con la testa prima ancora che con la tecnica.
Quarta posizione a soli 2 centesimi dal podio per il francese Alexis Pinturault, in questo frangente della carriera quasi più a suo agio tra i rapid gates rispetto al gigante: il transalpino, ad ogni modo, si è ormai ritrovato dopo un paio di stagioni in cui ha pagato psicologicamente la superiorità di Hirscher tra le porte larghe.
Il pubblico di casa può sorridere per il quinto posto del gigante Ramon Zenhaeusern (+0.97), mentre sesto è giunto il croato Elias Kolega, risalito addirittura dalla ventunesima posizione: attenzione perché la Nazionale allenata da Ivica Kostelic sta rapidamente mettendo in atto una crescita esponenziale e presto potrebbe poter contare su un paio di atleti da podio.
La Francia ha piazzato ben quattro elementi nella top10: Victor Muffat-Jeandet, settimo davanti allo svizzero Daniel Yule, ed il veterano Jean-Baptiste Grange nono, senza dimenticare il classe 1979 Julien Lizeroux, 12°.
L’Italia aveva qualificato ben 6 atleti tra i migliori 30, risultato inatteso ed insperato alla vigilia. L’esito della seconda manche, tuttavia, ha raccontato di un gap ancora notevole tra il Bel Paese e le squadre di riferimento in slalom. Il migliore è risultato l’eterno Manfred Moelgg, 13° a 2″54 da Hirscher, mentre Stefano Gross, in difficoltà sul muro, è giunto 16°. Buona prova per Simon Maurberger, 17° e nuovamente a punti dopo il gigante di ieri. Nei 20 finiscono anche Riccardo Tonetti, 19°, ed il giovane Alex Vinatzer, 20°. 24° Fabian Bacher, che ha festeggiato la prima top30 della carriera. Nel complesso una giornata discreta per i colori azzurri, anche se l’elite resta lontana anni luce.
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Foto: Valerio Origo