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Sci di fondo, chi affiancherà Federico Pellegrino nella team-sprint? Noeckler a Dresda, opzione De Fabiani per i Mondiali?

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Il dubbio, al ritorno da PyeongChang, era forte. Con De Fabiani al posto di Noeckler sarebbero potute andare diversamente le cose nella Team Sprint a Cinque Cerchi? Un anno dopo la situazione è più o meno la stessa. A maggior ragione all’indomani di un Tour de Ski in cui De Fabiani ha dimostrato di essere fra i migliori al mondo in tecnica classica, format che assegnerà il titolo iridato della sprint a squadre ai prossimi Mondiali di Seefeld. Il dilemma è sempre lo stesso, anche perchè i segnali di vita lanciati da Noeckler nelle ultime settimane, sono soprattutto nella tecnica classica e dunque potrebbe riaprirsi il dibattito che accompagnò la delusione del mancato podio in Corea (allora però il titolo si assegnava in tecnica libera).

Partendo dal presupposto che Pellegrino e Noeckler sono vice campioni del mondo in carica nella Team Sprint in alternato, bisogna anche dire che i risultati che Noeckler seppe ottenere nel 2016-2017 in Coppa del Mondo, di fatto non è più riuscito ad ottenerli. L’unica eccezione risale esattamente ad un anno fa: stesso luogo che ospiterà la prossima tappa di Coppa del Mondo, stessi protagonisti e vittoria per l’Italia di Pellegrino e Noeckler nella Team Sprint a tecnica libera che illuse un po’ tutti, atleti per primi, che fosse arrivata quella condizione per Noeckler che poi non riuscì a mantenere fino a PyeongChang. Dresda funzionerà da test (con Pellegrino e Noeckler al via) anche quest’anno ma la candidatura per la Team Sprint di Seefeld di Francesco De Fabiani appare molto più solida rispetto ad un anno fa.

Quello visto al Tour de Ski è il miglior De Fabiani di sempre. A tecnica classica ha dimostrato di essere a livello dei più forti e, con poche esclusioni, al via della gara a tappe c’erano davvero tutti i migliori della specialità (Niskanen, campione olimpico della 50 km e Poltoranin, che in tecnica libera se la cava sempre molto bene, non erano iscritti ma non stiamo parlando di atleti imbattibili). Rinunciare in una team sprint ad un atleta che ha dimostrato di reggere il ritmo dei più forti a tecnica classica e di districarsi anche molto bene (doppia eliminazione con terzo posto nelle due sprint individuali a tecnica libera) nelle sfide brevi della sprint, potrebbe essere una scelta molto rischiosa.

Noeckler, dal canto suo, ha una grande esperienza ad alti livelli in questa tipologia di gara ed è apparso in discreta crescita nella tecnica classica nelle due gare distance al Tour de Ski, a tal punto da mettersi in pole position per un posto nelle prime due frazioni della staffetta lunga, mentre non è stato brillante nelle sprint a tecnica libera nelle quali era riuscito ad essere protagonista qualche tempo fa. La volata è lanciata ma l’impressione è che quello di Dresda resterà un caso isolato quest’anno e che i due numeri uno del fondo italiano dovranno unire le forze per riportare il tricolore sul podio iridato nella Team Sprint di Seefeld.

 

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Foto: Pier Colombo

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