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Tennis, ATP Auckland 2019: John Isner il riferimento, Fabio Fognini comincia la sua stagione
Il ritmo è davvero serrato. Sono davvero tanti i tornei in atto in questi primi giorni del 2019 nel mondo del tennis. Il primo Slam della stagione si avvicina (Australian Open) e la preparazione dei giocatori è incentrata sul disputare incontri e accrescere la propria forma in vista dell’impegno di Melbourne, previsto dal 14 al 27 gennaio.
L’attenzione è su Auckland (Nuova Zelanda) dove non si vuol parlare di gare di vela o di America’s Cup ma di grandi match nell’ATP 250 neozelandese. Un palcoscenico in cui spetterà a John Isner il ruolo di vedette. L’altissimo statunitense è un giocatore decisamente solido sul cemento e con il servizio ed il dritto può fare male. La stagione 2018 per lui è stata senza dubbio positiva, essendo entrato a far parte della top-10 del ranking ed avendo conquistato il Masters 1000 di Miami, battendo in finale il tedesco Alexander Zverer. Long John ha compiuto dei miglioramenti sostanziali nel suo tennis e lo vorrà dimostrare fin dalle prime battute di questo 2019.
Decisamente interessante sarà verificare quel che saprà fare il talentuoso Denis Shapovalov. Il mancino canadese è uno dei prospetti più interessanti e in questa stagione ci si attende una crescita ulteriore, soprattutto sul piano della continuità di rendimento. Notevole anche la presenza spagnola con Pablo Carreno Busta e Roberto Bautista Agut, finalista nell’ATP di Doha, battendo il n.1 del mondo Novak Djokovic. Bisognerà fare attenzione all’iberico.
In casa Italia sono tre gli azzurri nel main draw: Fabio Fognini, Marco Cecchinato e Matteo Berrettini. Per il ligure questo sarà l’esordio dopo un ottimo 2018 suggellato da 3 titoli ATP conquistati. Fabio ha fatto vedere doti importanti non solo sull’amata terra rossa, come dimostrano i successi a São Paulo (Brasile) e nello Swedish Open, ma anche sul cemento con la vittoria al Los Cabos Open (Messico) contro un campione del calibro dell’argentino Juan Martin Del Potro. Il Gigante di Tandil poco ha potuto al cospetto del tennis qualitativo del nostro portacolori.
Per quanto concerne Cecchinato, dopo le semifinali raggiunte a Doha (Qatar), il palermitano vuol continuare con il proprio processo di adattamento sul cemento, forte del nuovo best ranking acquisito (n.18 del mondo). Relativamente a Berrettini, l’esordio in Qatar non è stato dei più semplici contro Bautista Agut e il romano ha pagato dazio. Ad Auckland ha un’altra chance per provare ad andare avanti ed imporsi nel circuito.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: cristiano barni / shutterstock.com