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Tennis, ATP Sydney 2019: Andreas Seppi lotta ma deve cedere ad Alex De Minaur in finale. L’azzurro ko in due set

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Termina sul più bello il sogno di Andreas Seppi nella finale dell’ATP di Sydney (Australia). L’azzurro (n.37 del mondo) è stato sconfitto dall’australiano Alex De Minaur (n.29 del ranking) con il punteggio di 7-5 7-6 (5) in 2 ore e 6 minuti di partita e i rimpianti per quello che sarebbe potuto essere e invece non è stato ci sono. L’altoatesino ha sprecato in più di un’occasione alcune situazioni di vantaggio ma resta comunque la bontà del torneo disputato, buon indicatore in vista degli Australian Open (14-27 gennaio).

PRIMO SET –  Nella prima frazione comincia bene il nostro portacolori. Gli scambi sono durissimi ma il peso maggiore della palla di Andreas fa breccia nella difesa del rivale ed arriva il break in apertura. Il match, come detto, è improntato sullo scambio da fondo e l’australiano si esalta in un contesto del genere. Seppi, infatti, è costretto ad annullare una palla break nel secondo gioco e tre nel quarto, riuscendo però a salvarsi grazie ad un buon apporto dal servizio. Sfortunatamente il controbreak è nell’aria ed arriva inesorabilmente nel sesto gioco quando, anche per qualche errore di troppo, l’aussie pareggia i conti. Il match si sviluppa molto punto a punto ed entrambi forzano spesso il ritmo con il rovescio, cogliendo di sorpresa l’avversario. De Minaur, però, più mobile dell’altoatesino fa la differenza nel dodicesimo game, imprimendo grande profondità nei propri colpi e piegando l’azzurro sul 7-5.

SECONDO SET –  Nel secondo parziale il canovaccio del confronto non cambia ed entrambi mettono in scena il loro miglior tennis nel tentativo di superarsi. Il n.37 del mondo lotta come un leone e nel secondo game riesce ad annullare ben tre palle break prima di essere lui stesso, nel settimo gioco, a strappare il servizio a De Minaur, con ottime soluzioni da fondo. La gioia però dura poco perché l’australiano è un autentico mastino, molto ben preparato atleticamente e con un rovescio a tratti devastante. Ecco che il controbreak si materializza (4-4). L’equilibrio regna sovrano e, tra recuperi impossibili e vincenti di pregevole fattura, l’epilogo è al tie-break. Nel frangente l’azzurro si porta su 4-2 ma, anche per un po’ di tensione, gioca con poco coraggio ed insicurezza. Grinta e fame invece in abbondanza per il padrone di casa che ribalta lo score, conquistando il torneo sul 7-5.

 

 

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Foto: La Presse

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