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Atletica
Atletica, Claudio Stecchi: “Ho ancora margini di crescita. Gareggerò a Clermont-Ferrand come ultimo test in vista degli Europei indoor”
L’atletica leggera italiana ha avuto uno scossone o, per meglio dire, ha raggiunto vette che non poteva ammirare da un po’. Ci riferiamo alla prestazione pazzesca di Claudio Stecchi, capace a Stettino (Polonia) di raggiungere la misura di 5.78 metri nel salto con l’asta, migliorando di otto centimetri il proprio personale e portandosi ad appena quattro dal record nazionale di Giuseppe Gibilisco (5.82 metri in sala).
E così ci ha pensato il 27enne finanziare toscano a rianimare i cuori di una disciplina, rimasta ferma ai ricordi di quel che fu. C’è da dire che il Dottore in Giurisprudenza non è certo uno venuto fuori per puro caso. Sì perché Claudio era stato argento nei Mondiali juniores 2010 a Moncton, in Canada, e due volte finalista agli Europei di Helsinki 2012 e di Berlino 2018. Un atleta che è stato, come molti del nostro movimento, condizionato dai tanti infortuni: “Mi hanno impedito di allenarmi al meglio e come avrei voluto. Nel 2014 e nel 2016 non ho potuto gareggiare – sottolinea l’azzurro, intervistato da La Gazzetta dello Sport – Ora, però, finalmente ci siamo!“.
Una carriera che, per alcuni episodi, ricorda quella di Elena Vallortigara, anche lei medagliata nella rassegna iridata juniores e fermata da tanti infortuni. Assonanze confermate da Stecchi: “L’estate scorsa abbiamo trascorso un po’ di tempo insieme al meeting di Liegi ed effettivamente sono emersi alcuni punti di contatto. Entrambi, nella sfortuna, siamo stati appoggiati da un gruppo sportivo militare che non ha mai smesso di credere in noi e di supportarci in tutto“.
5.78 che quindi può rappresentare un punto di svolta per il nostro portacolori che si cimenterà nel meeting a Clermont-Ferrand (Francia), invitato dal grande campione Renaud Lavillenie, come ulteriore prova prima degli Euroindoor: “Sfrutterò questa gara come ultimo collaudo prima dell’appuntamento a Glasgow e rinuncerò agli Assoluti di Ancona. So di avere ulteriori margini di crescita, soprattutto perché da un anno non curo la velocità. Ma lì il livello sarà altissimo: agli Europei all’aperto a Berlino dell’agosto scorso, il 5° ha saltato 5.80. L’entrare in finale, cioè tra i migliori otto, sarà già una conquista“.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Fidal / Colombo