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Atletica, Gianmarco Tamberi: “Agli Europei devo fare il mio e se lo farò… Mondiali e Olimpiadi: posso saltare bene ovunque”

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Gianmarco Tamberi si sta preparando per gli Europei Indoor 2019 di atletica leggera che si disputeranno a Glasgow dal 1° al 3 marzo. Gimbo partirà con i favori del pronostico nel salto in alto, ha timbrato un interessante 2.32 agli Assoluti Indoor di Ancona e salirà in pedana con la miglior misura stagionale a livello continentale: l’azzurro punta a conquistare una medaglia, possibilmente quella del metallo più pregiato. Il marchigiano ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera e ha parlato degli obiettivi per la rassegna continentale: “A Glasgow vado per fare il mio e, se lo faccio, so che tornerò a casa contento. Ci siamo capiti?“.

Il 26enne si sofferma sulla misura ottenuta settimana scorsa: “Un bel 2.32, direi. A livello di misura vale più del 2.33 che era stato ottenuto post Europei di Berlino e in condizioni fisiche ottimali. Ad Ancona il 2.34 è caduto di niente, per un soffio di vento. La differenza sostanziale è che siamo appena all’inizio della stagione, le gare indoor non le avevo nemmeno programmate, poi le ho fatte perché sono un istintivo e mi piace decidere di pancia. C’è luce, come dicono quelli che se ne intendono. I paragoni col 2.39 di Montecarlo, subito prima dell’infortunio, sono sbagliati. Eppure anche io li faccio di continuo: mi stimolano. La verità è che dal 2016 è cambiato tutto: allora nell’alto c’era una situazione internazionale di grande fermento, tutti saltavano come grilli e ci si sfidava di continuo. Oggi no“.

Il ribattezzato halfshave fa anche un bilancio della sua condizione: “Fisicamente sto bene ma, con il Mondiale a fine settembre, è tutto calcolato per stare alla grande dall’estate in poi. Ho deciso di prendere la dieta un po’ più serenamente, mi fa bene alla testa: peso tre chili in più del solito, calerò per i grandi appuntamenti. Moralmente non mi lamento. Gli Assoluti di Ancona, a casa mia, sono stati una bella festa: vedere tutta quella gente lì per me è stato commovente. Però resto con i piedi per terra. Negli anni, forse, sono maturato. Tecnicamente ho ancora molti dettagli da mettere a punto, il lavoro in quel campo è un pozzo senza fondo, non finisce mai. Il salto di Ancona mi è piaciuto perché ho capito quale strada imboccare, quali particolari devo sistemare“.

Si inizia già a guardare verso le Olimpiadi di Tokyo 2020 dove Tamberi punta al podio dopo aver saltato Rio 2016 a causa di un infortunio: “Ho pensato di non fare il Mondiale. Ho pensato: tra me e la mia Olimpiade non potete mettere niente! Poi mi sono calmato, ho sbollito e ragionato. Certo ci saranno un po’ di adattamenti da fare dopo Doha: un mesetto di pausa, nessuna stagione indoor, un ritorno alle gare all’aperto a maggio 2020. Quindi sì, posso saltare bene sia al Mondiale che all’Olimpiade“.

 

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Foto: FIDAL/Colombo

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