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Basket, Eurolega 2019: altra sfida importante per l’Olimpia Milano, al Forum c’è il Maccabi Tel Aviv
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I tempi delle finali del 1987 e 1988 sono lontani, così come le sfide tra due simboli della pallacanestro di Italia e Israele, Dino Meneghin e Mickey Berkowitz. L’incontro tra Olimpia A|X Armani Exchange Milano e Maccabi Tel Aviv, però, rimane sempre qualcosa di molto sentito all’interno della pallacanestro europea, tanto più che questa volta in ballo, oltre a un successo nel 23° turno di Eurolega, ci sono anche i quarti di finale.
La svolta del Maccabi in stagione ha un nome e un cognome: Ioannis Sfairopoulos, che da novembre è l’allenatore dei gialloblu. Fino alla nona giornata il bilancio era di una vittoria e otto sconfitte, ma da allora il cambio di marcia è stato nettissimo, con nove successi negli ultimi tredici incontri. Le ultime tre sconfitte sono tutte arrivate in trasferta e su campi non semplici come quelli di Zalgiris Kaunas, Real Madrid e Baskonia Vitoria. Il Maccabi si ritrova con una vecchia conoscenza del nostro campionato, l’ex Cantù Alex Tyus, nel ruolo di terzo miglior stoppatore dell’Eurolega con 1.22 palloni rispediti al mittente a gara. Il rendimento degli israeliani, per quel che concerne le percentuali al tiro, ha un andamento sempre diametralmente opposto a quello di Milano: peggiori numeri in lunetta (70% contro 80%) e al tiro da tre (35.7% contro 40%), ma migliori da due (54% contro 51%). Per il resto, parecchie voci statistiche sono molto simili. Un solo giocatore è in doppia cifra di media, Scottie Wilbekin, che viaggia a 13.2 punti a gara, seguito da Johnny O’Bryant, che ne assomma 11 di media, ma ha letteralmente tramortito l’Olimpia nella gara di andata con 32, suo miglior dato stagionale per ampio distacco. Tarik Black, DeAndre Kane e Michael Roll sono anch’essi validi rappresentanti del ruolo di secondi e terzi violini, con oltre 9 punti per partita nella competizione continentale.
Milano affronta questa partita su una doppia scia: quella della prematura uscita di scena in Coppa Italia e quella della vittoria contro il Darussafaka due settimane fa, che ha portato la striscia di successi consecutivi a quota tre. La formazione di Simone Pianigiani può contare su un assetto più conforme alle idee originarie, con il recupero di Nemanja Nedovic e Kaleb Tarczewski unito all’inserimento di James Nunnally. Manca solo Arturas Gudaitis, che il campo, per questa stagione (e con ogni probabilità anche per i Mondiali), non lo rivedrà più. Il coach dell’Olimpia sintetizza così l’attesa per la partita di stasera: “Vogliamo una notte di grande basket, da regalare al club, a noi stessi e ai tifosi, che ci proietterebbe oltre la soglia del 50% di vittorie, che era il nostro grande obiettivo, e pienamente in corsa per i playoff perché ormai vogliamo provarci fino in fondo. Inoltre, è un’occasione di trarre fiducia nei nostri mezzi, contro un’avversaria che ha ormai status di prima fascia, in vista di una volata finale in cui giocheremo contro tutte le migliori oppure con squadre di grandissimo prestigio“.
Una vittoria darebbe a Milano ottime probabilità di guadagnare due punti su Bayern e Baskonia Vitoria, impegnati rispettivamente sui campi di Real Madrid e Barcellona, recenti protagonisti di una rovente finale di Copa del Rey vinta dai catalani con la complicità di un paio di errori arbitrali decisivi, per i quali l’associazione degli arbitri spagnola si è scusata.
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federico.rossini@oasport.it
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Credit: Ciamillo