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Basket, Final Eight Coppa Italia 2019: Cremona e Varese, le due sorprese in cerca di un posto in semifinale
Meno di ventiquattr’ore al match che aprirà, a Firenze, le Final Eight di Coppa Italia 2019. Ad iniziare le danze, al Mandela Forum, saranno la Vanoli Cremona e l’Openjobmetis Varese, entrambe provenienti da un campionato di testa con più di una sorpresa. In Serie A questo confronto è arrivato alla settima giornata di andata e ha visto la Vanoli soccombere per 79-82 dopo una partita molto strana, in cui era partita malissimo (2-21) per poi recuperare, ingaggiare una vibrante lotta con gli ospiti e poi perdere soltanto nel finale.
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Le due squadre non si sono mai affrontate in Coppa Italia perché mentre Cremona si è qualificata per le ultime quattro edizioni (con semifinali nel 2015 e 2018), mentre Varese non entrava nelle prime otto del girone d’andata dal 2013, anno in cui si presentò da prima in classifica e perse contro Siena in finale. I precedenti totali sono 19, con 13 vittorie di Varese e 6 di Cremona.
La sfida mette di fronte due dei migliori rimbalzisti della Serie A, Tyler Cain e Mangok Mathiang, che viaggiano a 10.2 e 9.7 di media (sono rispettivamente terzo e quarto nella classifica guidata dal pesarese Egidijus Mockevicius con 11.1). Entrambi tornano, ma a parti invertite, nella graduatoria delle percentuali da due, con Mathiang terzo (62,5%) e Cain quinto (62,2%). Gli uomini di Caja, inoltre, possono contare sul quinto miglior uomo assist del campionato, Ronald Moore (4.8 palle smazzate a gara). Le chiavi tattiche, però, non sono soltanto queste, perché in casa Varese c’è molta fiducia nelle qualità di Aleksa Avramovic, il migliore dei quattro con la doppia cifra di media per l’Openjobmetis (16.1 punti a partita), oltre che figura di grande costanza di rendimento. Dal già citato Cain, che, di medie parlando, è candidato a chiudere il campionato in doppia doppia, passeranno molti destini biancorossi. In casa Vanoli, invece, c’è curiosità per capire quanto sarà in grado di dare Giampaolo Ricci a supporto della truppa americana.
Nelle dichiarazioni che precedono la partita sia Meo Sacchetti che Attilio Caja mantengono un profilo basso, ostentando felicità per aver raggiunto il primo traguardo dell’anno e concentrandosi sulla descrizione di pregi e difetti dell’avversaria. Il coach cremonese, che poi è anche quello della Nazionale, si augura in particolare di non dover rivedere il primo quarto del match del PalaRadi, mentre il veterano nato a Pavia si concentra di più sul fattore determinazione, che a suo parere conterà tantissimo in questa sfida secca da dentro o fuori.
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federico.rossini@oasport.it
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Credit: Ciamillo