Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Credit: Ciamillo
Una partita attesa 13 anni. Domani sera a Varese l’Italia sfida l’Ungheria in un match che può dare agli azzurri la qualificazione matematica al Mondiale del prossimo anno. La Nazionale di basket manca alla rassegna iridata dal lontano 2006, quando in Giappone venne sconfitta agli ottavi di finale in un match pazzo dalla Lituania. E’ passato davvero troppo tempo, tante delusioni e amarezze, tanti sogni infranti sul più bello, ma ora la squadra allenata da Meo Sacchetti è a quaranta minuti dal centrare questo straordinario traguardo.
Basta una vittoria contro l’Ungheria per volare in Cina il prossimo anno ed è assolutamente questo l’obiettivo di Aradori e compagni. Non bisogna assolutamente fare i conti, l’unico pensiero deve essere quello di vincere il match di domani. La situazione in classifica vede l’Italia con sette successi contro i cinque dell’Ungheria, attualmente quarta e prima delle eliminate. All’andata gli azzurri hanno vinto di sei punti (69-63) ed è sicuramente un dato da tenere in considerazione in caso di eventuale passo falso dell’Italia, che perdendo rimanderebbe ogni discorso alla difficile trasferta di lunedì in Lituania.
Il gruppo di Meo Sacchetti si sta allenando in questi giorni, ma non è ancora al completo visto che solo domani si uniranno Jeff Brooks ed Andrea Cinciarini, impegnati questa sera in Eurolega nella delicata sfida tra Olimpia Milano e Maccabi Tel Aviv. Fari puntati soprattutto su Alessandro Gentile, che sta facendo molto bene in Spagna e che vuole essere protagonista anche in maglia azzurra. Non mancheranno poi i fedelissimi del gruppo di Sacchetti come Pietro Aradori, Luca Vitali, Awudu Abass, Amedeo Della Valle, Brian Sacchetti, solo per citare alcuni di un gruppo che sa di giocarsi moltissimo domani sera. Da segnalare anche la presenza di Riccardo Moraschini, che ha meritato la convocazione dopo una stagione davvero ottima con Brindisi, con la quale ha sfiorato la vittoria in Coppa Italia.
L’Ungheria può solo vincere e si trova a giocare una partita da dentro o fuori. La stella della formazione magiara è sicuramente David Vojvoda, quinto miglior realizzatore delle qualificazioni con 16.6 punti di media a partita. Vojvoda ha segnato 25 punti nella partita di andata e poi si è ripetuto (23 punti) nelle due sfide contro Sassari in FIBA Europe Cup. Attenzione anche a Szilard Benke, che ha messo a referto 21 punti nell’importantissima vittoria contro l’Olanda.
Così ha presentato la sfida Meo Sacchetti: “È giusto giocare questa gara sentendo la pressione. Fa parte dello sport. I miei ragazzi sono carichi. All’andata l’Ungheria ci ha messo in difficoltà, hanno dei buoni tiratori. È una partita importante, lo sappiamo bene, ma i miei sono giocatori di carattere, una dote che in incontri come questi può risultare più decisiva del talento”
Quaranta minuti dal Mondiale, la Cina è vicina ed ora bisogna fare solo l’ultimo passo.
[embedit snippet=”adsense-articolo”]