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Credit: Ciamillo
26 Agosto 2006, ora questa data possiamo anche cancellarla, perchè l’Italia torna ai Mondiali di basket dopo tredici lunghissimi anni. Era il giorno di Italia-Lituania, della prima di tante delusione future per la nostra pallacanestro, con quei maledetti errori dalla lunetta di Gianluca Basile e con la Lituania che ci punisce e va ai quarti di finale. Adesso tutto si può dimenticare, perchè questa sera a Varese i ragazzi di Meo Sacchetti si sono presi il biglietto per la Cina con una giornata d’anticipo, rendendo “inutile” il match di lunedì proprio contro i lituani.
E’ il trionfo di Meo Sacchetti e di tutto il gruppo azzurro, di una squadra che ha saputo gestire al meglio queste Qualificazioni, che per molte altre big europee sono state nefaste. Il CT ha saputo creare prima di tutto una squadra, dove ogni componente ha saputo dare il suo contributo per una o per tutte le partite disputate. E’ il successo di molti ragazzi che in Cina non ci andranno, ma che comunque hanno sempre dato il massimo per la maglia azzurra, dimostrando un attaccamento veramente straordinario e una disponibilità veramente massima in un cammino lungo e complicato.
E’ stata un’Italia operaia, con Meo Sacchetti che ha dovuto ogni volta cambiare i suoi dodici, rivoluzionare ad ogni partita la sua squadra. I big non ci sono praticamente mai stati, solo in qualche circostanza Gigi Datome, Nicolò Melli e Daniel Hackett, ma il tecnico della Vanoli Cremona ha deciso di pescare sui protagonisti del nostro campionato, affidandosi comunque ad alcuni senatori del gruppo azzurro come Pietro Aradori o rilanciando altri come Alessandro Gentile.
Adesso è il momento della festa, ma tra poco arriverà anche quello delle scelte. Il 31 Agosto comincerà il Mondiale e sicuramente non saranno mesi facili per Sacchetti. Lasciare a casa anche solo uno dei suoi ragazzi sarà davvero complicato per il CT, che ha sempre basato le sue vittorie prima di tutto sull’unione del gruppo. Però in Cina è un’occasione troppo importante e bisogna andare con i “più forti” e dunque spazio ai vari Gallinari, Belinelli, Datome, Hackett, Melli. Loro cinque sembrano certi di un posto, poi arriveranno altri sette per formare i dodici che proveranno a regalare un sogno iridato ad un’Italia che dopo 13 anni è tornata tra le grandi del Mondo.
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