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Credit: Ciamillo
L’Italia torna dopo tredici anni ai Mondiali. Gli azzurri hanno demolito l’Ungheria nella partita decisiva, staccando il pass per la Cina con una giornata d’anticipo. Uno straordinario risultato da parte di tutta la Nazionale, che ha meritato questa qualificazione, arriva sul campo come nel 1998, mentre nel 2006 gli azzurri andarono in Giappone solo grazie ad una wild card.
Meo Sacchetti è il grande artefice di questo straordinario risultato, ma il CT azzurro vuole lasciare solo ai suoi i ragazzi i meriti. Così a fine partita ai microfoni di Sky Sport: “Non sono io che porto la squadra ai Mondiali, sono questi ragazzi e tutti quelli che hanno partecipato ai raduni, anche non giocando, che l’hanno fatto. Tutti quelli che sono venuti e non hanno giocato fanno parte di questo gruppo”.
Si ritorna poi su tutto il cammino: “Abbiamo fatto uno sbaglio solo, in Olanda, poi l’abbiamo recuperato. Questa è una partita che presentava un poo’ di tensione, ma i ragazzi hanno fatto una difesa molto buona. Abbiamo regalato solo due, tre transizioni”.
Sacchetti parla poi della sua esperienza sulla panchina azzurra: “Fin dal primo giorno ho cercato di tirar fuori il meglio dai ragazzi e ho detto loro che oltre all’attacco mi dovevano dare qualcosa più in difesa, perché nei loro club sono le stelline, e qui in Nazionale invece siamo in tanti”
Sul futuro non si sbilancia: “Non è il momento di parlare di chi andrà ai Mondiali, non sarebbe neanche bello. Celebriamo questi ragazzi, prendiamoci una settimana di vacanza poi torneremo a parlarne”.
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