Biathlon
Biathlon, Coppa del Mondo Soldier Hollow 2019: Vetle Sjåstad Christiansen trionfa negli States, Boe fuori dal podio, Hofer settimo
La Coppa del Mondo di biathlon prosegue a ritmo spedito nella tappa statunitense a Soldier Hollow (Stati Uniti), laddove nel 2002 queste nevi avevano una valenza a Cinque Cerchi. Una tappa che mancava da 17 anni e che in campo maschile aveva visto un unico grande dominatore: il norvegese Ole Einar Bjørndalen che seppe andare a segno in 6 occasioni, tre delle quali furono i tre ori olimpici individuali di 17 stagioni fa.
Ebbene rimaniamo sempre nel Paese scandinavo per parlare della sprint maschile odierna. E’ stato infatti Vetle Sjåstad Christiansen ad imporsi grazie ad una gara sontuosa: perfetto al poligono e coriaceo sugli sci. Giungendo con il fantomatico zero all’arrivo, Christiansen si è portato a casa un successo significativo che, ricordando il secondo posto nella short individuale a Canmore (Canada), può lanciare una serie candidatura in vista dei Mondiali sulle nevi svedese tra poco meno di un mese. Una gara tra le mille sorprese perchè alle spalle del norvegese troviamo il francese Simon Desthieux, autore di un ultimo giro celestiale, distanziato di 1″3 dalla vetta, e il tedesco Roman Rees, outsider di questa gara con 22″4 di ritardo.
Parlando di riscontri inattesi, stupisce decisamente il quinto posto del dominatore stagionale Johannes Boe alle spalle dell’altro teutonico Erik Lesser (+23″0). Ci si aspettava che l’asso scandinavo fosse il prescelto per prendere il testimone di Bjørndalen ma 4 errori nella sessioni in piedi, tutti in una volta, hanno tagliato le gambe anche ad un fuoriclasse come lui, che si è dovuto accontentare di questo riscontro a 41″5 dal connazionale. A seguire il transalpino Quentin Fillon Maillet (+42″9) e il nostro Lukas Hofer. Solida la prova del 29enne nativo di Brunico, con un solo errore all’attivo e 46″3 di ritardo. Nell’inseguimento l’azzurro potrebbe recitare un ruolo da protagonista, conoscendo le sue qualità in quel format.
Hanno completato la top-10 lo svizzero Benjamin Weger (+49″3), il terzo francese della lista Antonin Guigonnat (+52″7) e il norvegese Johannes Dale (+56″5). Undicesimo l’azzurro Dominik Windisch. Purtroppo il bronzo olimpico a PyeongChang in questa specialità ha pagato dazio al poligono con tre errori complessivi, con un ritardo di 59″3, che comunque lo può vedere in lizza per posizioni prestigiose nella pursuit. Rimanendo in casa Italia 30° posto per Thomas Bormolini (+1’36″5, un errore, d) e 31° per Thierry Chenal (+1’40″0, due errori).
[embedit snippet=”adsense-articolo”]
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Foto: LaPresse
riax
15 Febbraio 2019 at 20:40
HOFER una soddisfazione se la meriterebbe, ..ma la concorrenza è micidiale.