Biathlon
Biathlon, Mondiali Youth/Junior Brezno-Osrblie 2019: negli inseguimenti quarto Tommaso Giacomel e sesto Daniele Cappellari
Ultima giornata di gare a Brezno-Osrblie, in Slovacchia, per i Mondiali Youth/Juniores di biathlon: oggi è stata la volta delle pursuit, con gli azzurrini che ottengono due top ten con Tommaso Giacomel, quarto nella categoria youth, e Daniele Cappellaro, sesto tra gli juniores.
Nella 12.5 km junior maschile oro alla Norvegia con Vebjoern Soerum che chiude in 32’47″2 con 18/20 al poligono e si piazza davanti al transalpino Martin Bourgeois Republique, secondo a 6″2 (perfetto al tiro), ed all’altro norvegese Sivert Guttorm Bakken, terzo a 12″6 (tre errori per lui). Tra gli italiani il migliore è Daniele Cappellari, che termina sesto a 39″9 (un errore in piedi), mentre Patrick Braunhofer chiude 20° a 2’18″9 (due errori a terra ed uno in piedi), infine Cedric Christille giunge 24° a 3’04″0 (un errore in piedi).
Nella 10 km junior femminile oro per l’ucraina Ekaterina Bekh, con 18/20 al poligono, che chiude in 31’23″6 e precede di 9″1 la tedesca Hanna Kebinger, con un solo errore al tiro, e di 16″4 la transalpina Sophie Chauveau, con tre errori al poligono. Tra le italiane Michela Carrara termina 11ma a 1’06″3 (tre bersahli mancati), Samuela Comola si classifica 14ma a 1’13″2 (19/20 al tiro), mentre Irene Lardschneider è 22ma a 1’53″4 (due errori a terra ed uno in piedi), infine Eleonora Fauner non parte.
Nella 10 km youth maschile domina lo sloveno Alex Cisar che chiude in 27’59″7 e, nonostante un errore i piedi, si piazza davanti al transalpino Remi Broutier, secondo a 59″6 (un errore a terra), ed al norvegese Vetle Paulsen, terzo a 1’43″1 (tre errori). Tra gli italiani il migliore è Tommaso Giacomel, che compie una gran rimonta e termina quarto a 1’56″7 (quattro errori, tutti in piedi), mentre Didier Bionaz chiude 15° a 3’13″7 (tre bersagli mancati), infine Stefano Canavese è 34° a 5’05″9 (anche per lui tre errori).
Nella 7.5 km youth femminile oro per l’elvetica Amy Baserga, due errori al poligono, che chiude in 24’15″6 e precede di 8″2 la ceca Tereza Vobornikova, seconda (20/20 al poligono), e di 13″8 la norvegese Maren Bakken, terza con 17/20 al tiro. Tra le italiane Beatrice Trabucchi termina 22ma a 2’46″2 (19/20), Hannah Auchentaller chiude 25ma a 3’13″2 (15/20), mentre Rebecca Passler si classifica 28ma a 3’28″9 (16/20), infine Martina Zappa è 45ma a 5’34″2 (15/20).
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roberto.santangelo@oasport.it
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Foto: Leonard Zhukovsky Shutterstock.com
Fabio90
4 Febbraio 2019 at 15:10
Non é la prima volta che fai riferimento alla Gontier,segno che quando uno sport da “di nicchia” diventa più seguito e popolare,anche le critiche aumentano di pari passo. Ma mi preme sottolinearti che la Gontier anche con il doppio degli errori (tranne in un format tipo individuale) si troverebbe avanti a queste atlete al momento, quindi non so di cosa parliamo.Siccome ricordo un tuo commento dove paventavi persino l’ipotesi di una di queste in sostituzione della gontier, io credo che con la Gontier si rischi parecchio perché debole al tiro,ma sai che se riesce a limitare gli errori ed evitare giri hai ottime speranze,al contrario schierare una di queste giovani ti darebbe non un rischio,bensí la certezza persino con uno 0 al poligono di non essere competitive, quindi di che parliamo?
riax
4 Febbraio 2019 at 15:36
parliamo del fatto che io ho letto una gara con 8 errori e poi un’ altra con 10 errori ( buon ultima a1’52” dalla penultima e a 5’42” dalla vetta). Se questa è la condizione attuale, io farei fare esperienza alla giovane Lardschneider comunque vada, ma peggio è difficile. Ricordo che all’ esordio, con tutta la comprensibile pressione ed emozione, ha fatto un bel 100%. E parliamo anche di un investimento per il futuro, stanti le condizioni di forma attuali. Comunque vediamo le prossime gare, che oltretutto ho letto che saranno falcidiate da un freddo intenso.
Fabio90
4 Febbraio 2019 at 19:30
Con quel 100% mi pare sia arrivata dietro alla lenta Runggaldier che aveva persino fatto degli errori. L’esperienza la faranno dopo, ora in ottica mondiale è fondamentale aumentare la forma di Gontier e Runggaldier che sono indubbiamente i punti deboli (chi delle due parteciperà) della staffetta, ma allo stesso tempo l’unica possibilità per vincere la medaglia, sperare in una loro prova dignitosa, ripeto con una di queste giovanni ragazze la speranza nemmeno esisterebbe (non per colpa loro, ma l’attuale valore non è nemmeno comparabile persino a quello della Gontier e Runggaldier, in futuro speriamo vadano anche piu forte)
riax
4 Febbraio 2019 at 20:15
Facciamo 2 discorsi diversi.
Io parlavo di far fare esperienza in gare di coppa, non di Mondiali.
Nel Mondiale spero che mettano la Runggaldier perchè, seppur più lenta nello sci, è più precisa al poligono.
SEMPRE SULLA CARTA!!
Un conto e pagare 20/25″ per ogni errore, ed un conto NO…sperando in qualche errore delle avversarie che sempre ci può essere, vedi come è successo alla Dalhmeier.
Intanto vediamo come ne escono da quel freddo terrificante che si prospetta in Canada. Tutte quante.
ghost
3 Febbraio 2019 at 20:47
beh, insomma…
neanche una medaglia individuale (a livello giovanile le staffette contano meno di 0 in prospettiva, sono fini solo a sè stesse) -e negli ultimi anni è accaduto raramente, quasi mai- e un’imprecisione diffusa al poligono che taglia le gambe anche a quelli che sugli sci si difendono bene (scandaloso il caso di Giacomel, che con una capacità di tiro appena dignitosa avrebbe stravinto almeno 2 ori -nell’individuale è arrivato 12. a 4 minuti dal primo con 8, dicasi 8, errori!).
unica eccezione, la Comola, ottima tiratrice, che però purtroppo è un’altra Runggaldier, non va avanti sugli sci neanche a spingerla.
possibile che non ci sia un’aurea via di mezzo per i nostri ragazzi?
riax
4 Febbraio 2019 at 14:18
Beh, far peggio di Gontier-tiro- e Runggaldier-sci- è difficile….:(
riax
3 Febbraio 2019 at 17:28
bene!, giovani promesse crescono ! 🙂