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Boxe, Mondiale WBO pesi piuma: Carmine Tommasone negli States per la sfida a Oscar Valdez

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Notte tra il 2 e il 3 febbraio 2019: passerà da qui la storia, per Carmine Tommasone, opposto a Oscar Valdez per tentare l’impresa e conquistare la corona mondiale WBO per quel che riguarda i pesi piuma.

L’ostacolo che si pone di fronte a Tommasone è di quelli veramente importanti: Valdez, messicano nato a Nogales il 22 dicembre 1990, è da più di due anni il detentore del titolo WBO di categoria. E’ una carriera, la sua, cominciata nel 2012 a livello professionistico con la vittoria su Angel Prado e poi decollata piuttosto rapidamente, con i titoli, nei superpiuma prima e nei piuma poi, della NABF (North American Boxing Federation) junior conseguiti lungo tutto il 2014. La cintura iridata l’ha conquistata per la pima volta il 9 aprile 2016, a Paradise, nel Nevada, sconfiggendo per KOT (come spesso gli succede) il russo Evgeny Gradovich. Da allora ha sempre difeso ciò che detiene: sono caduti sotto i suoi pugni (o sotto le decisioni unanimi dei giudici) Matias Rueda (Argentina), Hiroshige Osawa (Giappone), Miguel Marriaga (Colombia), Genesis Servania (Filippine), Scott Quigg (Gran Bretagna). Proprio quest’ultimo combattimento ha costretto Valdez a uno stop, a causa delle conseguenze di una rottura della mascella occorsa proprio su un ring che del sangue l’ha visto scendere.

Durante il face-off di ieri, a Frisco, l’allenatore di Tommasone, Michele Picariello, ha messo bene in evidenza il punto focale della sfida: “Quando si affronta un picchiatore bisogna essere concentrati per dodici riprese e preparati atleticamente in modo mostruoso. Carmine Tommasone ha queste qualità: atleticamente è un mostro, tecnicamente è il migliore in Italia. Non sto sottovalutando Oscar Valdez, ma ci stiamo preparando per ben figurare su quel ring e per cercare di portare in Irpinia questa vittoria. Combinando la scherma pugilistica e l’intelligenza pugilistica di Carmine Tommasone tutto può accadere il 2 febbraio in Texas“. L’avellinese, il cui soprannome è Mr. Wolf in onore del simbolo della squadra di calcio della sua città (e, a dire il vero, anche di Avellino stessa), non ha paura. Non ce l’ha dopo otto anni di professionismo, 19 vittorie consecutive, le prime Olimpiadi da professionista a Rio. E non ce l’ha nemmeno nel passare dal teatro Obihall di Firenze, dove ha combattuto lo scorso 30 novembre contro Giovanny Ramirez (vittoria ai punti), al Ford Center di Frisco.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Pagina FB Carmine Tommasone

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