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Pagelle Fiorentina-Atalanta 3-3, semifinale Coppa Italia: Josip Ilicic e Federico Chiesa i migliori, male le difese

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Si è da poco chiusa la sfida tra Fiorentina e Atalanta, valida per l’andata delle semifinali di Coppa Italia 2019, con un 3-3 che ha lasciato tanti gol ed emozioni, in una partita ricca di stravolgimenti, e che verrà decisa solamente nella gara di ritorno, allo Stadio Atleti Azzurri d’Italia.

Come sempre, alcuni giocatori sono riusciti a disputare una prova egregia, di grande sostanza e classe, mentre le difese hanno sofferto troppo, specie sulle fasce, dove Chiesa e Ilicic hanno fatto il bello e il cattivo tempo per praticamente tutti i 90 minuti. Andiamo dunque ad analizzare nel dettaglio le pagelle della partita.

 

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PAGELLE FIORENTINA-ATALANTA 3-3:

FIORENTINA (3-5-2)

Alban Lafont 5: il talento non manca certamente al giovane francese, e lo fa vedere con una buona parata di riflessi in apertura, ma poi non riesce ad evitare la rete a tu per tu con il Papu Gomez, nella rete che sblocca la gara.

Nikola Milenkovic 6: fa buona guardia in fase difensiva, e spesso riesce a contenere le incursioni di Zapata. Ha poche colpe sui gol subiti, e spesso costringe gli avversari ad allargare il gioco sulle fasce.

Federico Ceccherini 5,5: spesso fuori posizione, cerca di dare una mano anche al centro, lanciando anche palle importanti in contropiede. 80′ Vincent Laurini: s.v.

Vitor Hugo 4,5: partita disastrosa per il portoghese, totalmente fuori posizione in occasione in due dei tre gol della Dea, e fuori tempo in molti interventi, rimediando anche un cartellino giallo. Nel secondo tempo si fa vedere in avanti, creando una discreta occasione.

Cristiano Biraghi 5: sulla sua fascia Ilicic fa quello che vuole, è in ritardo sulle sovrapposizioni e lascia troppi spazi al centro. Meglio in fase di possesso, dove si spinge spesso in avanti.

Marco Benassi 6,5: solida prestazione per il 24enne, tra i più combattivi della partita, con numerosi contrasti vinti, e la rete del 2-2, quella che consente alla Viola di tenere vive le speranze di qualificazione alla finale. Che carattere.

Jordan Veretout 6: in una sfida dai ritmi molto veloci il francese fa bene il suo lavoro, e dai suoi piedi nascono le accelerazioni di Chiesa e Muriel, pur non risultando impeccabile nei passaggi.

Bryan Dabo 6: il 27enne disputa una partita di grande sacrificio. E’ il primo a tornare in difesa e molto pericoloso in attacco, specie dai calci piazzati, dove si fa vedere spesso e volentieri. 76′ Giovanni Simeone 6,5: entrato per far gol, si rivela invece uomo d’impostazione, dando il via all’azione del 3-3, e andando poi molto vicino al 4-3.

Gerson 6: quando è in campo lo spettacolo è assicurato, con colpi di tacco e giocate di prestigio. Purtroppo per lui non riesce però ad essere incisivo, e dopo 52 minuti viene sostituito. 52′ Edmilson Fernandes 6: fa il suo, qualche dribbling e molti scatti, tuttavia non decisivi.

Luis Muriel 7: il colombiano fa tutto il lavoro sporco che può in attacco, attirando su di sè le attenzioni della difesa bergamasca, lasciando ampi spazi sulle fasce. Nella ripresa, fino all’ingresso di Simeone, svolge il ruolo di prima punta, e ripaga Pioli della fiducia, segnando il gol del 3-3.

Federico Chiesa 8: solamente 20 anni di età, ma personalità da vendere per il figlio d’arte. In una delle serate più importanti della stagione il numero 25 scende in campo con la fascia da capitano, e sotto 0-2 prende in mano le redini della squadra, siglando di forza il gol che riapre la partita, e fornendo l’assist a Muriel per il 3-3. E’ il futuro della Nazionale, ma forse già il presente.

ATALANTA (3-4-1-2)

Etrit Berisha 5,5: non irresistibile nei gol subiti, l’estremo difensore albanese si prende anche qualche rischio di troppo, soprattutto nelle uscite.   

Rafael Toloi 5,5: le amnesie difensive sono svariate e molto pericolose. Spesso fuori posizione e in grande difficoltà, subisce le scorribande di Chiesa, venendo anche ammonito, per un giallo che gli costa la sfida di ritorno.

Josè Luis Palomino 4,5: partita disastrosa per il centrale argentino. Schierato al centro della difesa perde il pallone che dà il via al gol dell’1-2, provando anche ad impostare l’azione da dietro, con scarso successo.

Gianluca Mancini 6-: probabilmente il migliore della difesa di Gasperini. A 22 anni dimostra personalità e cattiveria, oltre ad un buon piede, caratteristiche sempre buone per un ragazzo della sua età. Unica pecca il cartellino giallo rimediato al 34′.

Hans Hateboer 6,5: ottima prova per l’esterno olandese. Il fiato non gli manca, così come il senso tattico, che lo porta sia a dare una mano ai centrali, sia a creare sovrapposizioni sulla fascia, ma anche a sfiorare la rete, colpendo una traversa nel finale. Davvero indispensabile nello scacchiere nerazzurro, e uno degli uomini su puntare per il futuro, ma non per il ritorno, che salterà per squalifica.

Marten De Roon 7,5: tante azioni avviate, ma è la rete messa a segno a colpire maggiormente, con un gran siluro dalla distanza, che va ad insaccarsi alle spalle di Lafont. Un gol d’autore per un giocatore che fa della geometria il suo credo, e alimenta le speranze di finale della squadra.

Mario Pasalic 7: pian piano il croato sta diventando un punto fermo a centrocampo, fondamentale soprattutto per creare contropiedi ed entrare in area. Proprio sfruttando questa sua peculiarità è arrivato il gol dello 0-2, quello che sembrava aver deciso il match.

Timothy Castagne 6: partita in chiaroscuro per il belga, che tuttavia si dimostra pronto quando serve, vincendo numerosi contrasti nel finale.

Alejandro Gomez 7: per il Papu non è sicuramente la miglior stagione in carriera, ma nei momenti decisivi dimostra di esserci sempre, segnando un gol di pregevole fattura, con un tocco di classe tanto delicato quanto letale. 87′ Musa Barrow: s.v.

Josip Ilicic 8: il migliore in campo. Nel primo tempo è letteralmente inarrestabile, e sulla destra fa quello che vuole. Due assist nelle prime due reti dell’Atalanta, poi un gran sinistro di poco fuori. Tanta corsa, occasioni create, e sostanza per un calciatore di esperienza, che sta facendo sognare il popolo bergamasco.

Duvan Zapata 6,5: il colombiano lotta come un leone, ma non è facile farsi spazio tra le maglie avversarie. A suon di spallate riesce a ricavarsi qualche occasione, ma non a liberarsi di una marcatura asfissiante. 85′ Arkadiusz Reca: s.v.

gianni.lombardi@oasport.it

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Foto: Cristiano Barni – Shutterstock

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