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Calcio, Europa League 2019: Inter-Rapid Vienna, nerazzurri in cerca degli ottavi guardando al passato

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Archiviate le fatiche del campionato è già tempo di concentrarsi sull’Europa League per l’Inter di Spalletti che giovedì  alle ore 21 sarà in campo a “San Siro” nel ritorno dei sedicesimi di finale contro il Rapid Vienna.

I nerazzurri arrivano all’appuntamento dopo la brillante  vittoria in serie A ai danni della Sampdoria che ha sancito, forse definitivamente, il rilancio della squadra dopo un periodo avaro di soddisfazioni, fornendo inoltre ottimi riscontri all’allenatore di Certaldo. Primo fra tutti il pieno recupero del “Ninja” Nainggolan, autore di una valida prestazione e del goal decisivo (quello del 2-1 finale) che ha regalato i tre punti alla propria squadra. A ciò bisogna poi aggiungere anche un’ottima  performance collettiva, con molte occasioni create ed una grande reazione al momentaneo pareggio avversario.

Dunque un’Inter in buona salute quella che si appresta a scendere in campo tra le mura amiche per affrontare il secondo atto della sfida contro gli austriaci. La strada per gli ottavi sembra essere in discesa per capitan Handanovic e compagni dopo il prezioso 0-1 dell’andata all’ “Allianz Stadion” messo a segno da Lautaro Martinez su rigore ma i biancoverdi tenteranno comunque l’impresa.

Con il rebus Icardi da sciogliere, spetterà ancora al giovane attaccante argentino provare a ripetersi, cercando la via del goal per la qualificazione al turno successivo e magari ripercorrere le orme del passato. Quello contro il Rapid, infatti, è un incrocio dai dolci ricordi per la squadra del “Biscione”. Nella stagione 1990/91, in Coppa Uefa, i ragazzi di mister Trapattoni persero 2-1 nella gara di andata fuori casa (rete nerazzurra di Matthaeus al 5’ alla quale seguirono i centri di Pfeifenberger e Keglevits) ma seppero ribaltare il risultato nel ritorno: doppietta di Berti, 1-2 firmato da Weger che prolunga l’incontro ai supplementari e definitivo 3-1 di Klinsmann al minuto 101. Questo faticoso successo fu il trampolino di lancio per uno splendido cammino nella competizione, terminato con la prima conquista del trofeo da parte dei nerazzurri.

Le premesse per un buon match da parte dei milanesi giungono anche dall’analisi delle statistiche avversarie che, numeri alla mano, denotano una formazione non proprio al top. Una boccata d’ossigeno per gli austriaci è arrivata nella partita disputata domenica scorsa in Coppa Nazionale: vittoria  per 5-2 sull’Artberg e qualificazione alla semifinale che, comunque, non cancella le difficoltà del campionato dove occupano un anonimo ottavo posto a -28 punti dalla capolista Salisburgo.

Le cose vanno meglio in Europa League dove però l’undici del tecnico Kuhbauer soffre il mal di trasferta: nella fase a gironi, pur essendosi classificata al secondo posto con 10 punti (3 vittorie e 1 pareggio), ha infatti rimediato due sonore sconfitte in casa del Glasgow Rangers (3-1) e a Villareal contro i padroni di casa addirittura per 5-0. Resta comunque il club, tra quelli qualificati ai sedicesimi, che ha messo meno palloni in area e vanta il triste record della società con il maggior numero di sconfitte dal debutto della manifestazione.

Da tenere d’occhio per la banda Spalletti il centrale offensivo serbo Pavlovic, che ha sottolineato come la partita di San Siro sia uno degli impegni più prestigiosi della storia bianco-verde, e il capocannoniere stagionale Cristoph Knasmullner con un’ esperienza poco fortunata nelle giovanili proprio dell’Inter ma deciso a farsi rimpiangere mettendo alla prova la difesa nerazzurra.

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Foto: shutterstock

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