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Calcio, Fabio Quagliarella e il ritorno in azzurro: “Il lavoro ripaga sempre, sono qui per dare il mio contributo”

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Il grande protagonista del raduno della Nazionale italiana di calcio in programma tra oggi e domani a Coverciano è indubbiamente Fabio Quagliarella. L’attaccante della Sampdoria sta vivendo forse la sua miglior stagione all’età di 36 anni e nella classifica dei marcatori della Serie A ha totalizzato ben 16 gol, secondo soltanto a Cristiano Ronaldo. La settimana scorsa il bomber napoletano ha eguagliato il record di Gabriel Omar Batistuta andando in rete per ben 11 partite consecutive. La convocazione azzurra mancava per Quagliarella dall’ottobre 2015, quando venne chiamato per le gare di qualificazione all’Europeo 2016 contro Azerbaigian e Norvegia. L’ultima presenza in Nazionale risale addirittura al 2010, in un’amichevole con la Romania.

Nella conferenza stampa di apertura del raduno l’attaccante blucerchiato ha espresso sinceramente la propria sorpresa e soddisfazione per la stagione e per il record raggiunto. “La settimana – ha raccontato Quagliarella – è stata intensa, bellissima. Cercavo di isolarmi, ho ricevuto tanti complimenti. A Napoli ci pensavo al gol per superare il record, ma avevamo davanti una grande squadra. Va bene così. Eguagliare Batistuta è stata una grande gioia, era impensabile: ringrazio compagni, società, tifosi”. Il giocatore della Sampdoria ha poi espresso parole di totale apprezzamento nei confronti del CT Roberto Mancini, concedendosi anche una battuta sulla propria età: “È un simbolo della Samp, è un piacere e un onore essere allenato da lui. Sono felicissimo di dare un contributo importante, ma alla Sampdoria ho fatto un decimo di quello che ha fatto lui. Essere convocato a 36 anni è motivo di soddisfazione, si vede che il Ct guarda a tutti, a chi fa bene e a chi merita. Ad un certo punto ho detto: ma il mister mi vuole nello staff o come giocatore?”.

Quagliarella ha provato a spiegare anche la ricetta per mantenersi in forma e continuare ad essere competitivo anche dopo tanti anni di attività agonistica ai massimi livelli: “Lavorare con serietà, ecco il segreto. Il lavoro alla lunga paga. L’importante è allenarsi bene, riposare bene. Dopo i trent’anni cambiano un po’ di cose. È importante l’alimentazione, ma è fondamentale il modo di allenarsi. Io spingo perché poi me lo ritrovo la domenica. Essere poi vicino alla porta come faccio alla Sampdoria mi ha giovato”. Sulla Nazionale attuale il giocatore ha manifestato pieno apprezzamento, dichiarandosi pronto a fornire il proprio contributo: “È molto propositiva, gioca, crea, prova subito a recuperar palla. A prescindere dal girone, siamo l’Italia. Bisogna tornare ad essere quello che siamo sempre stati. C’è bisogno dell’aiuto di tutti per tornare in alto“.

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roberto.pozzi@oasport.it

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Foto: Lapresse

 

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