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Foto: Twitter Federciclismo
La prima giornata di gare dei Mondiali 2019 di ciclismo su pista, in scena a Pruszkow (Polonia), non ha risparmiato ai colori azzurri una cocente delusione: il quartetto maschile dell’inseguimento a squadre, penalizzato da una caduta di Francesco Lamon, non ha superato la fase di qualificazione e non sarà in gara questa sera per difendere il bronzo iridato conquistato nella passata edizione nell’attesissima finale. È ancora in corsa invece il quartetto femminile, che ha firmato il quarto tempo complessivo e dovrà vedersela con la temibile Australia per accedere allo scontro diretto per la medaglia d’oro.
La finale dell’inseguimento a squadre si svolgerà questa sera all’interno della sessione serale della seconda giornate di gare. Nella qualificazione Martina Alzini, Elisa Balsamo, Vittoria Guazzini e Letizia Paternoster si sono sicuramente espresse al di sotto del loro potenziale chiudendo con il tempo di 4:20.065, sufficiente per strappare comunque la quarta posizione e l’accesso in semifinale. Le azzurre affronteranno l’Australia in uno scontro diretto con in palio la finale per la medaglia d’oro. La formazione oceanica ha vinto le qualificazione sorprendendo la concorrenza con un eccellente 4:14.915, scendendo di circa un secondo e mezzo al di sotto del miglior tempo stagionale. Se Annette Edmondson, Ashlee Ankudinoff, Georgia Baker e Amy Cure dovessero ripetersi sullo stesso livello, servirà un autentico miracolo al quartetto azzurro per centrare la finale. Il record italiano è infatti di 4.17.833, fatto segnare meno di un mese fa ad Hong Kong nell’ultima tappa di Coppa del Mondo.
Lo scenario più verosimile, salvo sorprese dell’ultimo minuto, vedrà quindi una sfida tra Australia e Gran Bretagna per la medaglia d’oro. L’Italia ha tutte le carte in regola per conquistare un posto nella finale per il bronzo, dove l’avversaria più temibile sarebbe la Nuova Zelanda, che in qualificazione ha fermato il cronometro a 4:19.065. Sarà necessario probabilmente scendere sotto il muro del 4:20, impresa assolutamente alla portate delle azzurre, per fare meglio di Canada, Germania, Stati Uniti e Belgio e provare a difendere il terzo gradino del podio raggiunto anche lo scorso anno.
In campo maschile invece, dopo appunto peserà l’assenza degli azzurri, Australia e Gran Bretagna si giocheranno la medaglia d’oro in una finale che si annuncia stellare visti i tempi fatti segnare nelle prime fasi dalle due formazioni. Per il terzo gradino del podio il duello sarà invece tra Canada e Danimarca.
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roberto.pozzi@oasport.it