Combinata nordica
Combinata nordica, Mondiali 2019: trionfo di Eric Frenzel, terzo oro individuale. L’Italia scopre Aaron Kostner
Eric Frenzel riscrive la storia della Combinata Nordica: il teutonico centra l’ennesimo successo di una carriera strepitosa. Arriva per lui, all’età di 30 anni, in quel di Seefeld (Austria), la terza medaglia d’oro a livello individuale nei Mondiali. Un po’ di fortuna nel salto, poi dominio assoluto, con una tattica eccellente, nel fondo: dopo Oslo 2011 e Val di Fiemme 2013 arriva il successo nella Gundersen sul trampolino lungo HS130m. Per il nativo di Annaberg-Buchholz è la tredicesima medaglia a livello iridato, il sesto oro.
Prima posizione dopo il segmento di gara iniziale per il teutonico che decide di giocare da attendista, senza lanciarsi in solitaria in una prova contro il tempo. La coppia austriaca formata da Franz-Josef Rehrl e Mario Seidl, con il norvegese Jan Schmid, si riporta sulla vetta. Il quartetto non dà tutto e rischia di essere raggiunto dagli inseguitori, tra i quali il leader della classifica di Coppa del Mondo Jarl-Magnus Riiber. Il circuito però è abbastanza semplice e non c’è spazio per le grandi rimonte: sono i quattro a giocarsi le medaglie. Prova ad anticipare Schmid, ma Frenzel gestisce al meglio la situazione attaccando proprio sulla salita finale e arrivando in solitaria a braccia alzate. Per il norvegese l’argento, per Rehrl il bronzo. Nella top-5 Seidl e Riiber, poi Akito Watabe e Fabian Riessle.
Buone notizie in casa Italia. Questa volta a fare la voce grossa non è il solito Alessandro Pittin, costretto alla rimonta dopo un salto da dimenticare (il carnico chiuderà 22mo). Il Bel Paese scopre il giovane Aaron Kostner che raggiunge nella manifestazione iridata il miglior risultato della carriera: bene sul trampolino, strepitoso nel fondo, tredicesima piazza finale, a ridosso della top-10. Il nativo di Vipiteno è addirittura classe 1999: ci sono tutti i margini per una crescita costante. Più che discreto il diciottesimo posto di Samuel Costa. Trentaduesimo invece Raffaele Buzzi.
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gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: Lapresse