Formula 1

F1, analisi prima giornata test Barcellona 2019: la Ferrari parte con il piede giusto, Red Bull più potente, Mercedes sorniona

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Signore e signori, la stagione 2019 di Formula Uno ha ufficialmente completato il primo passo. Abbiamo vissuto, infatti, l’esordio dei test pre-campionato di Barcellona sul tracciato del Montmelò. Sono state otto ore davvero importanti ed interessanti. Rispetto a dodici mesi fa il meteo si è dimostrato ideale per cui team e piloti ne hanno approfittato per girare a lungo e iniziare a fare la conoscenza con le nuove gomme. Certo, siamo solamente ad un ottavo di questi test, il Gran Premio di Australia è ancora lontanissimo, ma possiamo già iniziare a valutare i primi, se non primissimi, spunti. In generale si può già affermare che, nonostante le previsioni, le vetture edizione 2019 siano più veloci del previsto, dato che per fare un paragone, la miglior prestazione del primo turno di un anno fa fu un 1:20.179 di Daniel Ricciardo (Red Bull).

Sebastian Vettel e la Ferrari hanno incominciato con il piede giusto. La SF90 ha subito fatto capire di essere performante e solida, mettendo a segno tempi eccellenti sin dall’avvio e gestendo al meglio anche gli stint più lunghi. Il tedesco ha concluso il suo lunedì con il miglior crono, 1:18.161 (con gomme C3, le soft del 2018) al termine di una mole di lavoro di ben 169 giri (753 chilometri). La monoposto di Maranello sembra essere ripartita dalla scorsa stagione, ma vale la pena ricordare che il primo giorno dei test 2018 vide Kimi Raikkonen chiudere in 1:20.506, il miglioramento appare notevole.

Alle spalle di Vettel troviamo due piloti che hanno voluto piazzare il tempo in chiusura del turno. Al secondo posto, infatti, si è classificato lo spagnolo Carlos Sainz (McLaren) in 1:18.558, ottenuto con gomme C4 (le ultrasoft della scorsa annata) per una MCL34 che, fino a quel momento, non aveva certo brillato (nonostante 119 giri completati). Anzi, la vettura di Woking si era fermata a metà giornata per un problema risolto in breve tempo. Al terzo posto, quindi, il francese Romain Grosjean che ha spinto la sua Haas all’1:19.159 nel corso dei 65 giri totali. La monoposto nero e oro ha fatto intravedere buone cose, ma manca ancora la conferma sulle lunghe distanze, e non è un aspetto di poco conto.

In quarta posizione un positivo Max Verstappen (Red Bull). L’olandese, infatti, ferma i cronometri sul tempo di 1:16.426, ma la notizia più positiva per la RB15 sono i 128 giri messi assieme. Negli anni precedenti la macchina di Milton Keynes non era mai partita senza intoppi e, assieme ad un motore Honda che ha dimostrato buona potenza, si possono annoverare tra i segnali importanti. Interessante, poi, la quinta posizione di Kimi Raikkonen. “Ice Man”, all’esordio con la sua nuova Alfa Romeo, ha fatto segnare il crono di 1:19.462 e, non ultimo, ha completato 114 tornate. Domani vedremo se anche Antonio Giovinazzi sarà in grado di ripetere queste buone prestazioni. Sesto posto per il rientrante Daniil Kvyat. Il russo ha portato la sua Toro Rosso fino all’1:19.464 ma ha sfruttato le gomme C4. Come nel caso della McLaren c’è la sensazione che queste scuderie abbiano voluto mettersi in mostra con un tempo, va detto, fine a sé stesso.

E le Mercedes…? Come sempre la scuderia di Brackley parte in sordina nei test catalani. La mattinata ha visto Valtteri Bottas centrare il miglior tempo di 1:20.127 (69 giri per il finlandese) mentre nel pomeriggio è toccato a Lewis Hamilton che si è fermato a 1:20.138, con 81 tornate per il campione del mondo. I due tempi sono stati realizzati con le gomme C2 (le medie), per cui il team anglo-tedesco continua nel suo modo di lavoro, pensando alle lunghe distanze e, soprattutto, senza cercare il tempo. La W10 non ha bisogno di questi traguardi parziali.

Pochi giri, appena trenta, ma buona prestazione per il messicano Sergio Perez con la nuova Racing Point, mentre non ha brillato la Renault. Prima Nico Hulkenberg (1:20.980 e 65 giri), quindi Daniel Ricciardo (1:20.983 e 44 tornate) non hanno mai messo in mostra una RS19 performante (anche se hanno girato con le gomme medie). Tempo ce n’é ancora, certamente, ma il primo giorno non è stato assolutamente scintillante e la distanza con i top team sembra più ampia del previsto. I due piloti sono fiduciosi, per cui staremo a vedere come proseguiranno i test del Montmelò.

A questo punto non ci rimane che attendere con grande interesse la seconda giornata dei test di domani, sia perché vedremo all’opera Charles Leclerc su Ferrari e Antonio Giovinazzi su Alfa Romeo, quanto per capire se quanto emerso oggi sarà confermato, o meno. Il meteo parla di sole e buone temperature per tutti i giorni dei test, per cui il lavoro non dovrebbe avere intoppi.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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