Formula 1

F1, la griglia di partenza delle scuderia e il borsino dopo i Test di Barcellona: Ferrari in pole ma…Alfa Romeo la sorpresa

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La prima settimana dei test collettivi pre-stagionali del Mondiale 2019 di Formula Uno a Barcellona (Spagna) è andata in archivio. Sono state quattro giornate di grande intensità per i team. Il meteo, a differenza di quanto accadde l’anno passato quando ci fu addirittura anche la neve, è stato ideale per girare e raccogliere informazioni sulle nuove monoposto. Allo stato attuale delle cose è davvero difficile stabilire chi sia avanti e chi no e, non avendo dati certi in mano, si possono formulare solo delle ipotesi. Cosa ci hanno lasciato dunque i quattro giorni catalani?

FERRARI

Promossa a pieni voti la scuderia di Maranello: 598 giri e 2783 km percorsi. Una SF90 veloce e consistente che ha permesso al tedesco Sebastian Vettel e al monegasco Charles Leclerc di completare il programma di lavoro senza intoppi. La Rossa, a differenza delle altre macchine in pista, ha lavorato per lo più sulle mescole C2 e C3, volendo verificare aspetti relativi al degrado e ai consumi. Le risposte della nuova nata sotto l’insegna del Cavallino Rampante sono state estremamente positive. A detta dei piloti, infatti, la Ferrari è parsa fin da subito affidabile e facile da guidare. Pertanto, da una base così solida, ci sono possibilità per portare avanti un programma di sviluppo altamente qualitativo.

MERCEDES 

Ce lo chiediamo in tanti: Mercedes sta giocando a poker? In realtà la squadra campione del mondo in carica non aveva di certo in mente di fare fuochi e fiamme, almeno in questa prima settimana di test. L’obiettivo era quello di accumulare chilometri e nel contempo trovare il bilanciamento giusto sulla vettura. 610 giri completati nel computo complessivo per una macchina che, forse, ancora denuncia qualche piccolo problemino di stabilità. Ma si parla di pure e semplici sensazioni, avallate anche dalle dichiarazioni del Team Principal Toto Wolff e del pilota finlandese Valtteri Bottas. E’ però presto per dirlo e già dalle prove previste dal 26 febbraio al 1° marzo ne sapremo sicuramente di più.

RED BULL 

La monoposto di Milton Keynes era quella, tra i top team, con le maggiori incognite vista la nuova partnership con Honda. Ebbene, il propulsore giapponese ha risposto piuttosto bene alle sollecitazioni, dimostrandosi veloce ed affidabile. Contrariamente al passato, infatti, non vi sono stati contrattempi e l’olandese Max Verstappen e il francese Pierre Gasly, un po’ come fatto dalla Ferrari, hanno ultimato il loro programma senza ritardi particolari, avendo risposte confortanti soprattutto dal punto di vista della costanza. Nel frangente la RB15 è parsa la macchina che meglio riesce a gestire gli pneumatici Pirelli. E’ evidente che questo potrebbe dipendere anche da un quantitativo di benzina particolare.

ALFA ROMEO 

L’ipotetica quarta forza del campionato, dopo questi quattro giorni, è la nuova Alfa Romeo Racing. La scuderia nata dalla fusione tra l’azienda nostrana e la Sauber ha fatto vedere in pista che il nuovo progetto ha ottime fondamenta. La C38 sembra una macchina nata bene. Sia il finlandese Kimi Raikkonen che il nostro Antonio Giovinazzi sono riusciti ad inanellare un gran numero di giri, evidenziando anche un’ottima velocità. La soluzione dell’alettone anteriore “out-wash” (lo stesso impiegato dalla Ferrari) pare funzionare e, nella lotta tra le squadre che si contendono il posto alle spalle delle tre grandi, la candidatura del team italo-svizzero è decisamente solida.

RENAULT 

L’ultima giornata di test ha un po’ risvegliato la scuderia anglo-francese visto il tempo record ottenuto dal tedesco Nico Hulkenberg , con Daniel Ricciardo non troppo lontano. La RS19, dopo aver palesato alcune criticità strutturali, nel day-4 si è ritrovata e quindi, considerando la copertura di un’azienda così importante, merita attenzione.

HAAS

Meno giri rispetto agli avversari in pista e qualche problemino tecnico di troppo. Tuttavia la VF-19, stando alle dichiarazioni dei piloti Romain Grosjean e Kevin Magnussen, è piuttosto buona e veloce. Il motore Ferrari dà una grande mano e il telaio della monoposto statunitense è ottimo. Nella lotta per il quarto posto di una classifica virtuale dei costruttori la squadra americana c’è.

TORO ROSSO

Una delle sorprese dei quattro giorni catalani. La macchina del “team satellite Red Bull“, con il russo Daniil Kvyat e il rookie Alexander Albon, ha completato diverse tornate e la velocità del propulsore Honda è stata notevole. Il primo banco di prova è stato superato a pieni voti ma ora si attendono conferme quando anche qualcun’altro farà sul serio.

RACING POINT

I tanti cambiamenti interni al team, con la nuova gestione del canadese Lawrence Stroll, non potevano consentire al nuovo team nato dalle ceneri della Force India di arrivare pronto a questi test. E’ chiaro che la valutazione va rimandata alle prossime prove in Catalogna, anche perché i pochi giri portati a termine dal messicano Sergio Perez e dal nuovo arrivato Lance Stroll non hanno dato grandi indicazioni.

MCLAREN

Non sembra che la situazione sia molto cambiata rispetto al 2018. Il team di Woking, al di là di qualche colpo di coda montando le gomme morbide, non ha fatto vedere grandi cose specie sui long run e dunque il nuovo modello non pare così discontinuo in positivo rispetto al precedente.

WILLIAMS

Se ci trovassimo a stilare delle pagelle dovremmo scrivere: N.C. Giunta in Spagna con due giorni di ritardo perché la vettura ancora non era pronta, la scuderia di Grove ha evidenziato le grandissime difficoltà che sta vivendo nella gestione del proprio Reparto Corse. Un vero peccato per il polacco Robert Kubica e per il campione del mondo della F2 George Russell essere costretti a convivere con questo disagio. I timori di dover vedere una macchina in pista più lenta di tre o quattro secondi rispetto alle altre sono concreti ed è davvero triste, riferendoci ad un team con una storia così importante in F1.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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