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F1, Test Barcellona 2019: la Ferrari si prepara per la seconda settimana con le idee chiare

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Se, idealmente, fossero state consegnate le pagelle della prima settimana dei test F1 2019 di Barcellona, il voto più alto lo avrebbe meritato la Ferrari. La scuderia di Maranello ha approcciato in maniera davvero positiva alla nuova stagione, collezionando quattro sessioni impeccabili. Mai un intoppo, mai una noia meccanica né elettrica, ottimo comportamento con le mescole più dure (aspetto nel quale la SF71H non eccelleva) dando una dimostrazione di solidità anche sulle lunghe distanze.

Un biglietto da visita niente male per Sebastian Vettel e Charles Leclerc, che si sono alternati al volante della Rossa chiudendo con tempi praticamente identici, 1:18.161 per il tedesco, 1:18.046 per il neo-arrivato monegasco. Entrambe queste prestazioni sono arrivate con la gomma C3, la soft, sintomo che la nuova vettura con il Cavallino Rampante sia in grado di sfruttare in maniera migliore anche questo tipo di pneumatico e, non ultimo, di portarle più rapidamente in temperatura. I due ferraristi hanno sfiorato i migliori crono della settimana nonostante due mescole di svantaggio, e per gli avversari non può che essere un deciso campanello d’allarme.

Vedremo, quindi, nei prossimi giorni, se la Ferrari deciderà di forzare anche a livello di simulazione di qualifica con le gomme C4 (supersoft) e C5 (hypersoft) per andare ad abbattere l’1:17.393 messo a segno da Nico Hulkenberg e puntare all’1:17.182 fatto registrare un anno fa proprio da Sebastian Vettel. I lavori nella scuderia di Maranello, per quanto si è potuto apprendere, proseguiranno in questa direzione, ma non solo. Andranno avanti anche sui long run, in questa occasione proprio con gomme morbide, quindi sulle analisi dell’aerodinamica, tra ala anteriore e posteriore, fondo, pance e retrotreno.

Nelle prime 32 ore dei test del Montmelò la Ferrari si è dimostrata subito efficace dalla prima messa sull’asfalto e questo è un aspetto fondamentale per capire la bontà di una vettura. I due piloti si sono definiti soddisfatti e sorpresi dalle prestazioni registrate, per cui si può dire sin da ora che la SF90, come le vetture precedenti, sia nata nella maniera migliore. Sarà decisivo sfruttare immediatamente questo aspetto, per poi sviluppare la monoposto nel corso dell’annata, il vero ago della bilancia per vincere, o meno, un Mondiale di Formula Uno. Negli ultimi campionati la scuderia emiliana è sempre partita bene, per poi mancare completamente gli aggiornamenti dopo la sosta estiva. Ripetersi anche quest’anno allontanerebbe nuovamente il titolo da Maranello: un peccato capitale che non andrà ripetuto.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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