Formula 1
F1, Test Barcellona 2019: Lewis Hamilton pronto a raccogliere la sfida della Ferrari
La quattro giorni di test a Barcellona (Spagna) è andata in archivio. Tanti chilometri percorsi e giri completati dalle monoposto di Formula Uno. La priorità, specie per i top team, era quella di verificare l’affidabilità delle vetture e permettere ai propri tecnici di trovare la giusta strada di sviluppo da seguire.
In questa prima finestra di prove la Ferrari è quella che ha impressionato di più. La SF90 ha completato complessivamente 598 giri, dando ottime risposte sia sul piano della costanza che della prestazione. Né il tedesco Sebastian Vettel, né Charles Leclerc hanno spinto per forzare il proprio riscontro ma è stato proprio questo aspetto a confortare in casa della scuderia di Maranello: la grande facilità con cui venivano siglati certi tempi e l’eccellente guidabilità della monoposto hanno rappresentato due punti cardine della nuova Rossa.
#F1Testing @MercedesAMGF1 ends Test 1 with most laps completed! Alfa Romeo, on the podium! pic.twitter.com/O8fXWGQblW
— Circuit de Barcelona-Catalunya (@Circuitcat_eng) February 21, 2019
Dati e aspetti di cui i rivali hanno preso atto. In Mercedes è chiaro che questi risultati non sono passati inosservati. La squadra campione del mondo ha, infatti, manifestato pubblicamente quanto la nuova “nata” sotto l’insegna del Cavallino Rampante sia andata forte, consapevole però anche del fatto che il cronometro almeno per ora ha un’importanza relativa. Lewis Hamilton, in questo senso, ha sottolineato la forza dei propri avversari senza però scomporsi più di tanto.
Le 610 tornate portate a termine da lui e da Valtteri Bottas nei quattro giorni catalani hanno detto che la W10 è una macchina solida, come i modelli precedenti, e può godere di una buona base, mentre il bilanciamento non è ancora ideale. Sia Lewis che Valtteri sono stati autori di alcuni errori nel corso del loro incedere, segno che probabilmente la monoposto non è ancora perfetta sul retrotreno. Non è un caso che il team di Brackley abbia notato come la scelta diversa dell’ala anteriore su Ferrari, Alfa Romeo e Toro Rosso abbia dato dei benefici diversi.
Hamilton, però, non è tipo da fasciarsi la testa prima del tempo. I cinque titoli vinti in carriera non sono certo un dato venuto così per caso. Il britannico è abituato a fronteggiare situazioni di difficoltà, conscio che spesso la Ferrari è andata forte nella prima parte di stagione ma poi, sulla distanza, è stato sempre lui a festeggiare. Pertanto, il “Re Nero” non teme che il proprio trono sia in pericolo, almeno per il momento.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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