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F1, Test Barcellona 2019: Red Bull e l’incognita del motore Honda. Sarà all’altezza per lottare per il Mondiale?

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Il conto alla rovescia sta per concludersi, tra tre giorni la stagione 2019 della Formula Uno aprirà i battenti con i test ufficiali di Barcellona, primo vero banco di prova per le nuove monoposto del circus. Una delle scuderie pretendenti al titolo è senz’ombra di dubbio la Red Bull, che può contare su una line-up di piloti molto competitiva formata dall’olandese Max Verstappen e dal neo-arrivato francese Pierre Gasly. Il team di Milton Keynes vuole interrompere il dominio Mercedes e punta tutto sul talento al volante del figlio di Jos e soprattutto sul rendimento del nuovo motore Honda, la vera incognita per le ambizioni iridate della Red Bull nel 2019.

La grande novità rispetto al 2018 (e alle ultime 12 stagioni) riguarda proprio il passaggio dalla power-unit Renault a quella Honda, già testata nel corso dell’ultimo campionato dal team satellite Toro Rosso. Oltre ad una performance ancora non a livello di Ferrari e Mercedes, i motori Honda nel 2018 non hanno dato grandi garanzie dal punto di vista dell’affidabilità e ciò potrebbe anche ripetersi quest’anno con la squadra britannica quattro volte campione del mondo. A quanto pare infatti i motoristi nipponici avrebbero sacrificato in parte l’affidabilità delle power-unit per colmare definitivamente il gap con gli avversari di riferimento in termini di potenza pura sia nel giro secco che in gara. Helmut Marko ha recentemente confessato che molto probabilmente non saranno sufficienti 3 power-unit (previste dal regolamento) per terminare i 21 Gran Premi del Mondiale, perciò la Red Bull andrà quasi certamente in penalità (partendo in fondo alla griglia di partenza) almeno una volta nell’arco della stagione.

Sarà dunque fondamentale confrontare sin dai test pre-stagionali di Barcellona le prestazioni motoristiche dei tre top team in lotta per il Campionato, con Ferrari e Mercedes che partono da un’ottima base di partenza e con garanzie di affidabilità, mentre la RB15 spera di aver guadagnato qualche decimo sul giro sia in modalità qualifica sia nel passo gara grazie al nuovo motore ibrido targato Honda. Nell’ambiente Red Bull c’è la convinzione di avere un pilota da titolo, Max Verstappen (prima punta indiscussa della squadra dopo il trasferimento di Daniel Ricciardo in Renault), ed un telaio potenzialmente da titolo (da testare in pista dopo le modifiche regolamentari), perciò se la nuova power-unit fosse in grado di pareggiare le prestazioni di Ferrari e Mercedes (mettendo in conto di avere qualche problema in più di affidabilità) potrebbe davvero profilarsi una lotta a tre fino all’ultima gara per il Mondiale 2019.

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