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Fed Cup 2019, Svizzera-Italia: le azzurre ai raggi X. Ci si affida ai ritorni di Camila Giorgi e Sara Errani

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Si avvicina il ritorno della Fed Cup per la sua edizione 2019, e con essa anche dell’Italia tennistica al femminile, che attualmente, dopo i ritiri di Schiavone, Pennetta e Vinci qualche problemino ce l’ha, e si affida sostanzialmente a Camila Giorgi e Sara Errani per provare a tenere un alto profilo internazionale. Andiamo a vedere qualcosa in più sulle cinque convocate da Tathiana Garbin per la sfida contro la Svizzera.

CAMILA GIORGI
La maceratese viene dalla sua miglior stagione della carriera, in cui ha raggiunto i quarti di finale a Wimbledon ed il best ranking di numero 26 al termine dell’anno. E’ arrivato anche il primo quarto di finale Slam, a Wimbledon, in cui ha ceduto solo al terzo set contro Serena Williams. Il suo 2019 è iniziato con il terzo turno agli Australian Open, nei quali ha perso con Karolina Pliskova. Il veloce indoor di Biel può darle una mano non indifferente. Resta da capire come arriva a questa sfida.

SARA ERRANI
La bolognese aveva cominciato in discreta maniera il 2018, aiutando l’Italia a battere la Spagna nel primo match di Fed Cup 2018 e mettendo in piedi un ottimo mese di febbraio. Poi, durante il WTA di Bol, è arrivata la mazzata dell’altra squalifica di otto mesi per la vicenda letrozolo, che terminerà proprio il giorno prima di questo weekend con la Nazionale. Nessuno conosce le sue condizioni reali, ma non è difficile immaginarne la carica e la voglia. Particolare non indifferente: sul veloce ha conquistato quarti e semifinali Slam e indoor ha giocato alcune tra le partite più belle della sua carriera.

MARTINA TREVISAN
Da un po’ di tempo arriva vicinissima a qualificarsi negli Slam senza riuscirci: l’ultima volta le è capitato neanche un mese fa, agli Australian Open. L’azzurra, che attualmente è numero 166 del mondo, sta provando a trovare quel punto di svolta preciso per una carriera molto particolare, che per il suo dipanarsi non può essere paragonata a quella di alcun’altra connazionale. Se si dovesse arrivare a un doppio decisivo, con buone probabilità sarebbero lei e Sara Errani a giocare insieme, se non altro per esperienze passate.

JASMINE PAOLINI
Nelle prime quattro partite giocate in questo 2019 non è ancora riuscita ad ottenere alcun successo. L’anno scorso, partendo dalle qualificazioni, è riuscita ad issarsi fino ai quarti di finale a Praga, ma è poi caduta in una crisi di risultati che si è interrotta (in parte) soltanto ad agosto. Un anno fa aveva fatto il possibile contro Carla Suarez Navarro, vincendo cinque giochi, ma l’impressione è che quest’anno cercherà, più del posto in Fed Cup, un tentativo di riprendersi i primi 200 posti del ranking WTA.

DEBORAH CHIESA
Il ricordo della sua partita con Lara Arruabarrena dello scorso anno è ancora vivo nella memoria di chi ha vissuto il weekend di Chieti, ma una carriera che sembrava in fase di decollo s’è fermata. A metà 2018 era numero 143 del mondo, adesso è scesa alla posizione 281 perché, dopo aver superato le qualificazioni al Roland Garros ed impegnato al primo turno Belinda Bencic (che ritroverà a Biel e contro la quale non concretizzò cinque match point), non è più riuscita a ottenere risultati di rilievo neppure nei tornei minori. Ed è un peccato, perché il talento c’è.

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federico.rossini@oasport.it

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Credits: jctabb / Shutterstock

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