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Ginnastica artistica, Coppa del Mondo Melbourne 2019: il ritorno di Vanessa Ferrari tra trave e corpo libero. Le condizioni di forma della bresciana

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La Coppa del Mondo di ginnastica artistica riparte da Melbourne, in Australia andrà in scena il secondo atto della competizione che mette in palio dei pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020: appuntamento dal 21 al 24 febbraio nella terra dei canguri, il palcoscenico ideale per il grande ritorno in gara di Vanessa Ferrari. La bresciana è assente dalle pedane da 500 giorni, da domenica 8 ottobre 2017 quando si infortunò durante la finale al corpo libero dei Mondiali: la rottura del tendine d’Achille, la successiva operazione e una lunga riabilitazione hanno tenuto fuori dal circuito la 28enne per oltre un anno. Ora è arrivato il momento per rompere gli indugi e per rimettersi in gioco, con la grinta e la caparbietà che da sempre contraddistinguono la Campionessa del Mondo 2006.

L’allieva di Enrico Casella ha scelto la strada del circuito itinerante riservato alle singole specialità per inseguire la qualificazione ai Giochi e per continuare a sognare la medaglia a cinque cerchi, l’unica che le manca in un palmares straordinario. Vanessa Ferrari ha ormai abbandonato i quattro attrezzi non risultando più competitiva sul giro completo e si è concentrata sulla trave e sul corpo libero dove ha ancora delle cartucce importanti da giocarsi, l’obiettivo è naturalmente quello di primeggiare in classifica per poter volare a Tokyo e ci sono tutti i mezzi per puntare davvero molto in alto anche se ci sono diversi punti interrogativi alla vigilia delle gare di Melbourne.

Come sta davvero la nostra capitana? La condizione di forma non è quella dei giorni migliori, il recupero dall’infortunio non è stato dei più semplici e anche durante le ultime settimane ci sono stati dei lievi fastidi ma possiede tutte le potenzialità per poter fare bene: la Farfalla di Orzinuovi dovrebbe eseguire due esercizi di buonissimo livello internazionale anche se non sono quelli definitivi che potrebbe esibire al top della forma. Non sarà facile ritornare in gara dopo un’assenza così lunga e trovare subito il feeling con la pedana ma non è una situazione molto lontana rispetto a quella del 2017: anche in quell’occasione era rimasta fuori per un anno dopo le Olimpiadi di Rio 2016, si fece rivedere agli Assoluti e poi partì per i Mondiali dove addirittura provò a fare saltare il banco al quadrato prima di infortunarsi.

La sua ultima apparizione in pubblico coincide con il crac di Montreal e potrebbe essere un freno a livello psicologico ma conosciamo benissimo le doti di Ferrari che non si ferma davvero davanti a nulla. L’appuntamento è per venerdì 22 febbraio con le qualifiche, poi domenica 24 febbraio le eventuali finali: bisogna portare a casa punti pesanti per inseguire Tokyo con ancora più convinzioni. Le avversarie? A onor del vero il parterre non è dei migliori sui 10 cm e al quadrato: la cinese Zhao Shiting, la giapponese Mana Oguchi, la sudcoreana Seojeong Yeo, la slovena Tjasa Kysselef, l’ucraina Valeriia Osipova, le australiane Emma Nedov e Alexandra Eade sono assolutamente alla portata della nostra fuoriclasse.

 

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Foto: Federginnastica

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