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Karate
Karate, Premier League Dubai 2019: le punte azzurre si confermano ai vertici, la squadra femminile di kata trova l’acuto
Bilancio positivo per l’Italia anche nella seconda tappa stagionale della Premier League di karate. Dopo l’ottimo esordio di Parigi, gli azzurri hanno saputo essere protagonisti anche sul tatami di Dubai. Le punte della nostra Nazionale non hanno deluso le aspettative, confermandosi tra i più forti del mondo nelle rispettive categorie.
A livello individuale sono saliti sul podio nel kumite Luigi Busà (-75 kg) e Clio Ferracuti (+68 kg), mentre nel kata Viviana Bottaro e Mattia Busato. Quattro atleti sempre al top nei grandi appuntamenti delle ultime stagioni e che ottengono così altri punti importanti per il ranking olimpico, che qualifica a Tokyo 2020. Considerando le classifiche prima di questa gara Busà è al comando, Bottaro è quarta con un ampio margine sulle inseguitrici, mentre Busato è al quinto posto, l’ultimo che dà diritto al pass. Ferracuti si trovava invece 18ma, ma questo risultato potrà farla risalire molto e darle fiducia per tentare una rimonta che è sicuramente possibile visto il suo potenziale.
È arrivata poi la vittoria significativa nel kata a squadre femminile di Michela Pezzetti, Carola Casale e Noemi Nicosanti. La formazione delle Fiamme Oro ha dimostrato di aver raggiunto un livello molto alto e dopo aver chiuso al terzo posto a Parigi, ha trovato il grande acuto a Dubai. Considerando questi risultati, Pezzetti, Casale e Nicosanti potrebbero andare a comporre il nuovo terzetto titolare della Nazionale in vista degli Europei.
Battuta di arresto invece per Angelo Crescenzo che si è dovuto accontentare del quinto posto nei -60 kg. Il campione iridato in carica è stato sconfitto nella finale per il terzo posto con un pesante 6-0. Un risultato che ci può stare nell’economia della stagione, visto che il piazzamento gli permette comunque di ottenere punti per il ranking. Citiamo infine il settimo posto di Michele Martina nei -84 kg, che è un segnale incoraggiante in vista della prossima rassegna continentale, dove sarà chiamato a difendere il titolo europeo conquistato lo scorso anno.
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alessandro.farina@oasport.it
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Foto: comunicato Fijlkam
Andry84
18 Febbraio 2019 at 20:38
La mia opinione è che per prima cosa sarà già molto difficile la qualificazione in quanto via ranking mondiale ci saranno, se ricordo bene, 4 pass nel kata e nelle categorie dei pesi medi del kumite, addirittura soltanto 2 nelle altre categorie in quanto alle Olimpiadi ci sarà l accorpamento sia delle 2 categorie leggere che di quelle pesanti, chi non si qualifica via ranking avrà un torneo nel 2020 a Parigi dove per gli europei ci saranno solo altri 2 posti per categoria.
Detto questo ad oggi le carte da medaglia sono senza dubbio Busà, senza dubbio la carta più pesante per il titolo nonostante gli avversari sono fortissimi, Crescenzo (ma qui sarà difficilissimo in quanto in caso di qualificazione si troverà a combattere con atleti più pesanti di lui), Viviana Bottaro nella kata femminile (non più del bronzo, i primi 2 gradini sono già assegnati a Giappone e Spagna), Mattia Busato nel kata maschile con lo stesso discorso fatto per la Bottaro ma con qualche chances in meno.
Poi ci sarebbe Sara Cardin che però a causa di un mondiale sottotono è di un infortunio grave, a meno di miracoli, dovrà passare per le forche caudine del torneo di Parigi, ma se ce la dovesse fare in Giappone nessun risultato le sarebbe precluso.
ghost
18 Febbraio 2019 at 21:18
una precisazione…
come hai detto, i ranking promuovono i primi 4 nel Kata e nei pesi “medi” (-61kg donne, -75kg uomini) del Kumite e i primi 2 delle categorie “accorpate” delo stesso Kumite (categorie che sono i -67kg Olimpici, che includono i -60 e i -67 “normali”, e i +75kg Olimpici, che includono i -84 e i +84 “normali al maschile…nonchè i -55kg Olimpici, che includono i -50 e i -55 “normali”, e +61kg Olimpici, che includono i -68 e i +68 “normali” al femminile)…
il torneo “globale” di Parigi (maggio 2020), invece, mette a disposizione 3 posti per categoria, indipendentemente dal continente di appartenenza (poi ci sarà anche il “recupero” di un posto maschile e uno femminile -in totale, non per classe- tramite i risultati degli europei 2019, cronologicamente precedenti a tutto il resto, ma che in realtà saranno considerati solo come ultima lettura dopo il ranking e il torneo mondiale di Parigi).
detto questo, per rispondere alla questione posta da @Fabio90, sposo in pieno la tua analisi, aggiungendo da un lato che Crescenzo, che non dovrebbe avere particolari problemi a qualificarsi, una volta raggiunto l’obiettivo a -60kg, volendo, potrà tranquillamente impostare un piano di potenziamento e “ingrassamento” (relativo) per combattere alla pari degli avversari in quel di Tokyo…e dall’altro lato che una chance di qualificazione (non tanto tramite ranking, anche se non è del tutto impossibile) la concederei anche ai pesi “massimi” femminili del Kumite, con Clio Ferracuti che sicuramente potrà dire la sua nel torneo Parigino (specie se tra le qualificate via ranking ci sarà la sua bestia nera Florentin)
Fabio90
18 Febbraio 2019 at 16:28
Una domanda per te Alessandro, o per chi può rispondere al posto tuo. Ma se oggi iniziassero le Olimpiadi di Tokyo, quali sarebbero le reali possibilità di medaglia e chi punteresti concretamente per un oro?