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Motocross, Mondiale MXGP 2019: i favoriti. Herlings e Tony Cairoli si giocano l’iride, ma occhio a Tim Gajser ed a Romain Febvre

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Terra, sabbia, fango: questi sono gli elementi con i quali i centauri del motocross debbono convivere per prepararsi alla stagione 2019 che sta per cominciare. Dal 3 marzo, in Argentina, non si potrà più scherzare perché vi saranno punti in palio e ogni minimo errore potrà far pendere la bilancia in favore dell’uno o dell’altro. Un campionato molto intenso quello che ci apprestiamo a vivere, composto da 20 appuntamenti e in cui saranno tre i round in Italia: a Pietramurata (7 aprile), a Mantova (12 maggio) e a Imola (18 agosto).

Pensi al Bel Paese e l’associazione facile è a Tony Cairoli. Il campione siciliano riparte per una nuova annata e l’obiettivo è sempre il solito: vincere il Mondiale. Si è reduci dal dominio dell’olandese Jeffrey Herlings, eccezionale in tutte le condizioni nel 2018 e devastante il più delle volte. Cairoli si è dovuto inchinare ed è lecito pensare che ancora una volta saranno loro i principali competitors per l’iride, viste le loro qualità. Il 33enne nativo di Patti è partito alla grande in questo 2019, mettendo in scena esibizioni di un certo calibro nel corso degli Internazionali d’Italia.

Inoltre, l’Olandese volante avrà una partenza ad handicap. La frattura al piede destro in allenamento, con annessa operazione, non gli consentirà di prendere parte all’esordio iridato e 50 punti potenziali persi, in un confronto così serrato, non sono così trascurabili. Herlings, tra l’altro, già l’anno scorso fu costretto a saltare l’appuntamento ad Ottobiano, per la frattura alla clavicola. In questo caso però la lesione comporta un recupero più complicato e quindi per Tony l’occasione è ghiotta per mettere fieno in cascina e guardare con fiducia a quel che sarà. Il sogno è il decimo titolo e lui non si nasconde di certo

Non bisogna però prendere alla leggera chi potrebbe inserirsi nella sfida tra i due alfieri della KTM. I nomi dello sloveno Tim Gajser e del francese Romain Febvre sono qualificati. Gajser, reduce da annate un po’ complesse, sembra aver recuperato il feeling con la Honda. Il campione del mondo del 2016 ha le qualità per riemergere anche perché pare aver ritrovato quella tranquillità nella guida che lo aveva portato sul tetto del mondo tre stagioni fa. Un discorso simile lo merita anche Febvre, iridato nel 2015 e motivato a far bene. Il centauro francese della Yamaha ufficiale ha fatto vedere buone cose nel corso di questa fase di preparazione al campionato e per lui sarà fondamentale avere grande continuità di rendimento se vorrà davvero impensierire la coppia menzionata precedentemente.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Pier Colombo

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