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MotoGP, analisi seconda giornata test Losail 2019: Suzuki e Ducati impressionano, Yamaha a due facce, Honda silenziosa

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Come ampiamente preventivabile, abbiamo vissuto una seconda giornata dei test pre-stagionali di Losail (Qatar) decisamente interessante. Dopo il primo turno di assestamento, le scuderie oggi hanno osato, andando a sperimentare nuove soluzioni aerodinamiche, come le ali di Suzuki e Honda, e la copertura di parte del forcellone della Ducati. Le sorprese, ad ogni modo, non sono mancate. Davanti a tutti la Suzuki, con Alex Rins che è stato in grado di centrare un eccellente 1:54.593 dopo un lavoro di 47 giri. Per la scuderia nipponica le conferme non mancano, sommando anche l’ottimo tempo di Joan Mir, 1;55.280 dopo 48 giri. Dopo diversi turni sempre nei piani alti, la Suzuki ormai non può più nascondersi. Sul giro secco è una moto di prim’ordine, sul passo gara invece può ancora migliorare.

Chi, invece, non sbaglia una sessione è la Ducati. La scuderia di Borgo Panigale anche oggi ha messo in mostra Danilo Petrucci (1:54.953 e 48 giri per lui) e Andrea Dovizioso (1;55.205 e 53 tornate) in grande spolvero. La GP19 cresce nel migliore dei modi, sia sul giro veloce sia, soprattutto, sui long run. Anche il comportamento delle gomme è esemplare, per cui la moto tinta di rosso sembra davvero pronta all’esordio del Mondiale. Il team Ducati Pramac continua a cercare di proporre una moto competitiva, ma Jack Miller (1:55.380) e Francesco “Pecco” Bagnaia (1:55.680) rimangono ancora distanti dai “cugini”.

Giornata davvero particolare in casa Yamaha. Il più veloce con la moto di Iwata è risultato, ancora una volta, Maverick Vinales che, dopo una serie di ottimi tempi, stampa un interessante 1:54.650. Impressionante il ritmo dello spagnolo che è stato in grado di realizzare ben cinque giri tutti sotto l’1:55 uno dietro l’altro. Sembra davvero che l’ex Suzuki abbia ormai costruito un ottimo feeling con la nuova M1, a differenza di Valentino Rossi, che oggi non è andato oltre la 19esima posizione a 1.2 dal compagno. Il “Dottore” si è concentrato sul passo gare nei suoi 51 giri, non pensando troppo al giro veloce. Buone risposte anche da Fabio Quartararo con un ottimo 1:54.908 con la sua moto del team SIC Petronas, mentre Franco Morbidelli non è andato oltre l’1:55.556.

In casa Honda si prosegue nei lavori in corso, ma i segnali importanti non mancano. Marc Marquez ha chiuso la sua giornata con un 1:55.004 e ben 57 tornate (nettamente il suo record in questi test 2019) con Jorge Lorenzo che, giorno dopo giorno, dà la sensazione di migliorare. Il maiorchino ha totalizzato ben 43 giri, con il miglior crono di 1:55.742. Nel team LCR, invece, ancora una volta bene Takaaki Nakagami (1:55.175 per lui) con Cal Crutchlow che risale con il suo 1:55.247.

Si inizia ad intravedere qualcosa in casa Aprilia, con Aleix Espargarò sesto in 1:55.173 e ben 55 giri, mentre Andrea Iannone chiude 16esimo in 1:55.698, essendo però ancora alla ricerca del miglior feeling con la nuova moto. Qualche guizzo anche in KTM, con Pol Espargarò decimo in 1:55.255, mentre Johann Zarco è ancora indietro, 17esimo in 1:55.716 e non ancora a suo agio sul nuovo mezzo.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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Foto: Hafiz Johari / Shutterstock.com

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