MotoGP
MotoGP, Test Sepang 2019: Dream Team ancora a mezzo servizio per la Honda. Jorge Lorenzo assente, Marc Marquez reduce da un’operazione
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Dopo più di due mesi di letargo si torna in pista per i primi test ufficiali del 2019 per la MotoGP, in programma dal 6 all’8 febbraio sul tracciato di Sepang, in Malesia. Il team che si presenta ai nastri di partenza con i favori del pronostico in vista del Mondiale è sicuramente la Honda, con una line-up di piloti stellare formata dai pluricampioni iridati Marc Marquez e Jorge Lorenzo in sella ad una moto parsa subito molto competitiva sin dai primi test di novembre a Valencia e Jerez. Questo Dream Team non si presenterà però in Malesia nel migliore dei modi, con l’ex ducatista Jorge Lorenzo ai box dopo la frattura dello scafoide della mano sinistra rimediata a seguito di una caduta in allenamento con la Motocross. Il cinque volte campione del mondo punta ad essere in pista in Qatar per le ultime giornate di prove prima dell’inizio della stagione, mentre a Sepang verrà sostituito dal terzo pilota HRC Stefan Bradl.
La situazione non è rosea anche per il campione in carica Marc Marquez, ancora non al 100% dopo l’operazione alla spalla sinistra a cui si è sottoposto al termine dei test di novembre ma in grado di salire in sella alla nuova Honda a partire dalla tre-giorni malese. Il nativo di Cervera è tornato ad allenarsi in pista pochi giorni fa per la prima volta dopo l’operazione utilizzando una Honda NSF100 sul tracciato di Alcarràs, in modo da testare la propria spalla in vista dei test di Sepang. Il riscontro è stato positivo e, nonostante alcuni problemi in frenata nelle curve a sinistra, Marquez ha confermato la sua presenza in Malesia per portare avanti lo sviluppo della moto in attesa della prima gara stagionale di Losail, in Qatar, prevista per il 10 marzo. Il percorso di avvicinamento all’esordio stagionale si prospetta perciò ricco di incognite per quanto riguarda l’aspetto fisico di entrambi, inoltre Lorenzo potrebbe avere bisogno di macinare molti chilometri per entrare completamente in sintonia con la sua nuova Honda, un mezzo concettualmente molto differente rispetto a quelli che ha guidato sinora nella sua carriera nella classe regina.
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Foto: Valerio Origo