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Nuoto, World Series Doha 2019: bene Rachele Bruni, Gregorio Paltrinieri in crescita

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Sabato 16 Febbraio, in quel di Doha (Qatar), si è svolta la prima tappa di World Series di nuoto di fondo.

L’Italia si presentava ai blocchi di partenza con nove atleti, 5 uomini e 4 donne e con buone speranze di ottenere almeno un podio. La spedizione azzurra vantava nomi come quelli di Rachele Bruni, argento olimpico a Rio 2016, e Gregorio Paltrinieri, oro alle ultime Olimpiadi e cinque volte medagliato ai Mondiali, oltre a quelli di Matteo Furlan, Andrea Manzi, Simone Ruffini, Mario Sanzullo, Arianna Bridi, Giulia Gabbrielleschi e Martina De Memme.

La 10km femminile è stata la prima gara di una giornata caratterizzata dal forte vento e dal mare mosso. Le difficili condizioni meteo hanno reso la competizione insidiosa e di difficile interpretazione. Il gruppo è rimasto compatto fino agli 8 km, quando la nostra portacolori Rachele Bruni ha sferrato il primo attacco, che è però stato rintuzzato dalla brasiliana Ana Marcela Cunha (vincitrice delle WS 2018) e dall’australiana Kareena Lee. La gara si è decisa solo negli ultimi metri, dove a spuntarla è stata la campionessa sudamericana (2h 03′ 51″ 05), che è riuscita a mettere la mano davanti a Kareena Lee (2h 03′ 52″ 0) e a Rachele Bruni (2h 03′ 53″ 0). L’Italia può inoltre vantare un risultato di squadra di tutto rispetto: Giulia Gabbrielleschi, la vice campionessa d’Europa della 10 km, ha infatti disputato una gara regolare giungendo all’arrivo in sesta posizione. Top ten anche per la campionessa europea della 25 km Arianna Bridi che ha concluso la gara in ottava posizione. Ha invece evidenziato qualche difficoltà in più Martina De Memme, la quale, lontana dagli apici del passato, non è riuscita ad andare oltre il 24° posto.

Dopo la competizione femminile, si è disputata a seguire la 10 km maschile: in casa Italia ci si aspettava tanto dal fuoriclasse Gregorio Paltrinieri che tuttavia non è riuscito a salire sul podio. L’anno scorso l’allievo di Stefano Morini ha intrapreso un percorso che lo vedrà protagonista a Tokyo 2020 non solo negli amati 800m e 1500m stile libero, ma anche nelle distanze più lunghe in acque libere. Per farlo, dovrà però qualificarsi in estate ai Mondiali in Corea del Sud. Il piazzamento a ridosso del podio a Doha, peraltro in acque fredde a cui il carpigiano non è abituato, rappresenta comunque un segnale molto positivo: l’ambientamento con il nuoto di fondo prosegue nel migliore dei modi.

Una gara che, come quella femminile, è stata condizionata dal forte vento ed è stata vinta da Florian Welbrock (1h 52′ 21″ 6). Il  tedesco, che a Glasgow aveva strappato le scettro di campione d’Europa dei 1500 metri stile libero a Gregorio Paltrinieri, grazie ad un rush finale degno di un velocista, è riuscito a beffare l’ungherese Kristof Rasovszky per poco più di un secondo (1h 52′ 22″ 8) . Il terzo posto è andato all’americano Jordan Wilimovsky ( 1h 52′ 26″ 1) che ha preceduto il nostro Gregorio Paltrinieri (1h 52′ 26″ 1). L’azzurro non è riuscito a replicare i podi ottenuti in Cina e negli Emirati Arabi nel 2018, tuttavia la condizione mostrata fa ben sperare per il prosieguo della stagione. La prestazione per gli altri atleti italiani non si è rivelata invece memorabile. Matteo Furlan ha concluso la gara in quindicesima posizione, mentre un Simone Ruffini indietro di condizione a causa di problemi fisici non è riuscito a fare meglio di un 16° posto. Andrea Bianchi e Dario Verani si sono piazzati rispettivamente 23° e 30°. Andrea Manzi non è riuscito a completare la gara, infine Mario Sanzullo ha deciso pochi minuti prima della gara di non prendere il via.

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Foto: Deepbluemedia

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